I 10 personaggi del mistero più straordinari della storia
La figura del mistico russo Grigorij Efimovic Rasputin (1869 –1916), ha acquisito con il passare degli anni caratteristiche leggendarie. Nato in Siberia, crebbe come un qualunque figlio di contadini. Si sposò giovane, ebbe tre figli e intraprese lunghi viaggi. Ai primi del ‘900 iniziò a diffondersi per tutta la Russia la voce dei suoi poteri sciamanici. Influente. Grazie alla fitta rete di relazioni ad alto livello che, nonostante la mancanza di istruzione, si era costruito, Rasputin arrivò nel 1905 alla corte dello zar Nicola II. La zarina Alessandra, in apprensione per il figlio Alessio, emofiliiaco, invitò Rasputin a tentare qualcosa per guarirlo. Visto il ruolo che esercitava a corte, furono migliaia i postulanti che si rivolgevano a lui perché intercedesse presso lo zar. Preoccupati dalla sua crescente influenza, nel 1916 un gruppo di nobili ordì una congiura. A una cena gli fu somministrato del veleno, che però non sembrò avere effetto. Decisero così di sparargli, ma Rasputin si rialzò e tentò di fuggire. Fu finito a bastonate e gettato nel fiume. Non è chiaro oggi quale sia stato davvero il ruolo giocato da Rasputin a livello politico. Non si esclude che possa avere rappresentato un conveniente capro espiatorio per chi era contrario alle decisioni dello zar, ma non aveva la forza per affrontarlo direttamente. Nella foto: Rasputin (al centro) nel 1914.
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Michel de Notredame (1503-1566), medico francese, con il nome di Nostradamus è diventato il più celebre profeta della storia. Grazie a un libro, Le profezie, che contiene una raccolta di quartine, predizioni in forma di versi. C’è chi gli attribuisce la previsione degli eventi più importanti della storia, dalla Rivoluzione francese allo sbarco sulla Luna, dall’avvento di Hitler all’11 settembre. Tuttavia, le quartine di Nostradamus sono prive di riferimenti oggettivi chiaramente identificabili e ricche invece di simbolismi e metafore aperte a ogni tipo di interpretazione. Del resto, ogni interprete delle profezie è in disaccordo con gli altri.
Interpretazioni. Consideriamo la quartina n. 9: «Dall’Oriente verrà il cuore Punico contrariare Adria e gli eredi Romulidi, accompagnato dalla flotta Libica, tremare Malta e vicine isole deserte». Così l’hanno letta tre diversi interpreti. Renucio Boscolo: «Dall’Oriente verrà una voce che ingannerà gli italiani. Questa forza, sostenuta dalla flotta libica, occuperà Malta e le isole vicine». Erika Cheetham: «I versi 1-2 si riferiscono a Enrico IV. L’uomo che gli procura problemi dall’Est è il Duca di Parma. I versi 3-4 si riferiscono molto probabilmente all’assedio di Malta del 1565». Henry Roberts: «Una descrizione straordinariamente profetica del ruolo dell’imperatore Haile Selassie durante la seconda guerra mondiale». Le poche volte che Nostradamus ha fornito una data precisa per un evento si è sbagliato: per esempio, ha previsto la fine del mondo per il 1999. Nella foto, un esemplare de Le profezie e nel riquadro Nostradamus.
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Franz Anton Mesmer (1733-1815) fu un medico tedesco che operava in Francia. Era convinto che, applicando calamite al corpo umano, fosse possibile ottenere effetti terapeutici. Successivamente, concluse che non erano le calamite a provocare le guarigioni, ma un’energia - “magnetismo animale” - che si sprigionava dalle mani di un terapeuta. Organizzò anche sedute di guarigione collettiva. I partecipanti erano invitati a stringere una sbarra di ferro che sporgeva da una tinozza colma di sostanze chimiche. In breve tempo, i pazienti avevano reazioni isteriche; e, in seguito, sostenevano di sentirsi guariti. Colpito dal “mesmerismo” il re Luigi XVI istituì una commissione d’inchiesta. Psicologo. La commissione concluse che non c’erano prove per sostenere l’esistenza del “magnetismo animale” e che le reazioni delle persone andavano piuttosto ricercate nella forza di suggestione esercitata da Mesmer. Il medico fu costretto a lasciare Parigi e morì dimenticato in Germania. Il suo lavoro, tuttavia, dimostrava che l’autosuggestione poteva davvero avere effetti sullo stato di salute di una persona; un’intuizione che, più tardi, sarebbe stata ripresa in campo psicologico. Nella foto, Mesmer durante una dimostrazione di “mesmerismo” in un salotto settecentesco: probabilmente le persone guarivano per autosuggestione.
Alessandro conte di Cagliostro, al secolo Giuseppe Balsamo (1743-1795), fu un avventuriero che acquisì fama di mistico e alchimista. Nei guai per una serie di truffe più o meno scaltre, con la moglie Lorenza, lasciò l’Italia e iniziò a girovagare per l’Europa. Nel corso dei suoi viaggi adottò il nome di Cagliostro e si inventò il titolo nobiliare di conte. Raccontò di appartenere a misteriose società segrete, di avere visioni mistiche, di possedere poteri taumaturgici e di evocare gli spiriti. Sebbene semianalfabeta, le sue capacità affabulatorie gli garantirono il sostegno di nobili e cardinali.
Sepolto vivo. Nel 1784, Cagliostro fondò la Massoneria di Rito Egizio e si autoelesse “Gran Cofto”, nominando sua moglie “Principessa Serafina e Regina di Saba”. Fu preso sul serio da aristocratici e benestanti massoni di tutta Europa. Ma i suoi piani fallirono quando si trovò coinvolto nello “scandalo della collana”, la celebre truffa che aveva come bersaglio la regina Maria Antonietta di Francia. Cagliostro, estraneo ai fatti, fu però arrestato e costretto a fuggire. Tornato in Italia, fu condannato per aver esercitato attività massoniche e per essere un eretico, un mago e un truffatore. Cagliostro scrisse al papa pregandolo di risparmiargli la vita, ma fu condannato alla prigionia a vita presso la Rocca di San Leo (Pu). Costretto a restare nel “pozzetto”, una cella scavata nella pietra, dopo quattro anni di sofferenze morì. Nell'immagine, Cagliostro a lezione dal conte di Saint Germain, celebre alchimista noto anche come Althotas.
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Noto anche come il “profeta dormiente”, Edgar Cayce (1877-1945) è stato forse il più famoso sensitivo e profeta americano. Cominciò a lavorare come fotografo ma, dopo qualche tempo, si dedicò interamente alla diagnosi di malattie per via spiritica. Affermava di cadere in trance, una condizione che in lui era spesso indistinguibile dal sonno, e di poter “vedere” in questo modo le malattie di una data persona; al termine, formulava una diagnosi e suggeriva una cura (quasi sempre legata all’uso di erbe, al riposo o al massaggio). Profezie. Per il suo lavoro non si faceva pagare ma “accettava donazioni”. Aprì una clinica e creò nel 1931 l’Association for Research and Enlightenment che è tutt’ora funzionante e si dedica a promuovere la figura di Cayce. Nessuno condusse mai verifiche circa le presunte abilità paranormali di Cayce, per cui oggi è solo possibile valutare l’efficacia delle sue profezie. Quando era in trance, infatti, Cayce sosteneva di avere visioni e di ricordare precedenti incarnazioni, tra cui: un discepolo di Cristo, un sacerdote egiziano, un angelo «che si trovava sulla terra prima di Adamo ed Eva». Tra le sue profezie: la vittoria di Hitler, la riemersione nel 1968 di Atlantide, la conversione al cristianesimo della Cina entro lo stesso anno. Nella foto, le pagine di un giornale dell'epoca annuncia una delle "imprese" di Cayce: un analfabeta che sotto ipnosi si trasforma in un medico.
Mina Stinson (1889-1941) divenne famosa negli anni ’20, con il nome di “Margery”, e fu la più celebre medium americana. Moglie di un medico di Boston, LeRoy Goddard Crandon, assecondò la passione del marito per lo spiritismo e partecipò ad alcune sedute spiritiche in casa. Quando Mina era presente succedeva sempre qualcosa di strano e ben presto la donna scoprì di avere uno spirito guida, il fratello Walter, morto anni prima in un incidente. A piede libero. Margery accettò la sfida lanciata dal periodico “Scientific American” per qualunque medium potesse dimostrare poteri paranormali davanti a una commissione di esperti. Tra costoro c’era anche il mago Houdini, che dopo avere partecipato ad alcuni incontri annunciò di avere scoperto i suoi trucchi. Al buio si era accorto che la medium aveva liberato un piede dai controlli, usandolo poi per spostare oggetti e suonare una campanella. Si scatenò una querelle che durò anni, con Houdini da una parte, che nei suoi spettacoli smascherava i fenomeni di Margery, e dall’altra i sostenitori. Emersero in seguito altre prove di frode, con effetti rovinosi sulla sua fama.
Harry Houdini (vero nome Ehrich Weiss) nacque a Budapest nel 1874 ed emigrò quattro anni dopo negli Stati Uniti con la famiglia. Fece la fame per anni, continuando a coltivare il sogno di diventare un prestigiatore. Finché, nel 1899, i giornali si accorsero di lui: Houdini che si liberava da ogni tipo di manette e catenacci portati dal pubblico, Houdini che scappava dalle prigioni più sicure. Non c’era sfida che non accettasse e che alla fine non vincesse. Successo planetario. L’America, l’Europa, la Russia e l’Australia tributarono un vero e proprio trionfo a ogni impresa. Come quando inventò la più spettacolare fuga di tutti i tempi: quella da un grande contenitore di vetro, pieno d’acqua, in cui Houdini era inserito a testa in giù, con i piedi legati al coperchio, a sua volta chiuso dal di fuori. In realtà, Houdini non pretese mai di avere facoltà paranormali. Anzi, negli ultimi anni della sua vita rivolse le sue forze a svelare i trucchi di medium e spiritisti. Morì nel 1926, in seguito alle percosse subite durante un’aggressione.
Gustavo Adolfo Rol (1903-1994) è spesso indicato dalla stampa italiana come il più potente e famoso sensitivo del ventesimo secolo. Si dice fosse capace di trasformare una carta da gioco in un’altra, di indovinare quali carte pensavano i suoi ospiti, di materializzare disegni in fogli ripiegati e di leggere frasi in libri chiusi. Rol, un torinese benestante che collezionava cimeli napoleonici e oggetti d’antiquariato, si esibiva gratuitamente, ma solo nel suo appartamento di Torino e solo per un pubblico selezionatissimo. Carismatico. Tra i suoi ammiratori c’erano personalità importanti del ‘900, come Federico Fellini, Gianni Agnelli, Franco Zeffirelli e Dino Buzzati. Tuttavia, Rol non accettò mai di dimostrare le sue facoltà davanti a esperti o in condizioni controllate, né accettò di essere ripreso da una telecamera. Inoltre, al termine di ogni esperimento, distruggeva sempre tutto. Per questi e altri motivi, gli esperti di illusionismo ritengono che Rol fosse solo un abile prestigiatore. Poiché non è più possibile valutare le sue esibizioni dal vivo, lo studioso Mariano Tomatis ha messo a confronto i resoconti di chi lo ha visto, ritrovandovi tecniche e astuzie psicologiche tipiche dei prestigiatori. È certo però che avesse una personalità carismatica e, ancora oggi, per alcuni resta un vero e proprio maestro spirituale.
Gerard Croiset (1909-1980) fu un sensitivo olandese che, negli anni ’60 del secolo scorso, divenne famoso in tutto il mondo come “detective del paranormale”. Si raccontava, infatti, che avesse la capacità di indovinare dove fosse finita una persona scomparsa o rapita e di scoprire, grazie alle sue percezioni, il colpevole di un determinato crimine. A seguire e autenticare i suoi poteri fu soprattutto un parapsicologo, Wilhelm Tenhaeff, che scrisse varie pubblicazioni su Croiset. Un fenomeno? Anche in Italia si pensò di rivolgersi a lui quando, nel 1978, fu rapito Aldo Moro. «Non si può forzare il destino», fu la risposta di Croiset alle autorità italiane che lo avevano interpellato. «Non garantisco di riuscire a trovare Moro vivo o morto». Croiset fornì quindi una lunga lista di informazioni e dettagli come: «un edificio su cui transitano aerei» o «il paese di Civitella Paganico» che si rivelarono ininfluenti. Un giornalista olandese, Piet Hein Hoebens, condusse una lunga inchiesta sui casi affrontati da Croiset e scoprì che il professor Tenhaeff aveva esagerato tutti i suoi resoconti. E in alcuni casi aveva mentito. L’inchiesta provocò un grosso scandalo nel mondo parapsicologico e ridimensionò totalmente il “fenomeno Croiset”.
Per alcuni anni, l’israeliano Uri Geller (1946) è stato considerato la prova vivente dell’esistenza delle facoltà paranormali. Negli anni ’70 esplose una vera e propria “gellermania”, dovuta al fatto che quest’uomo sapeva piegare metalli, indovinare disegni chiusi in buste sigillate, deviare l’ago di una bussola grazie, diceva, ai poteri conferitigli dagli alieni. Abili trucchi. L’illusionista James Randi, però, studiò attentamente le esibizioni televisive e dal vivo di Geller e individuò alcuni ingegnosi trucchi. Nel 1975 scrisse un libro e iniziò lui stesso a riprodurre pubblicamente le stesse cose che Geller faceva. In seguito sfidò più volte il sensitivo a dimostrare le sue capacità in condizioni che avrebbero impedito tali trucchi. Geller si rifiutò sempre e la sua fama iniziò a declinare. A cura di Massimo Polidoro per Focus Extra