Uno studio sistematico che ha rianalizzato i segni presenti su diverse ossa animali rinvenute in Kenya ha confermato un sospetto che gli esperti nutrivano da tempo: già due milioni di anni fa i primi esemplari di Homo macellavano la carne degli animali che cacciavano.
Prima o dopo? Le ossa studiate provengono da un sito archeologico di Kanjera, vicino al lago Vittoria, in Kenya: due milioni di anni fa questa pianura era popolata da gazzelle e gnu, cibo per leoni e umani. Molte delle ossa ritrovate portano i segni di tagli provocati da armi utilizzate per incidere la carne, ma ciò che non era chiaro fino ad ora era se questi tagli fossero precedenti o successivi all'arrivo di grossi animali carnivori come leoni o leopardi.
Dove tagliavano? I ricercatori hanno quindi deciso di riesaminare i segni presenti sulle ossa, confrontandoli con campioni moderni appartenenti ad animali macellati da umani o dati in pasto alle iene. È emerso che i predatori tendono a mangiare parti specifiche della preda, lasciandone altre attaccate alle ossa: se l'arrivo degli umani fosse dunque stato successivo a quello del predatore, i tagli lasciati dalle armi sarebbero dovuti trovarsi solo in determinate parti, dove la carne dell'animale ucciso non era stata divorata dal leone o il leopardo di turno.
L'analisi ha però rivelato che i tagli erano presenti anche in posti dove, se l'animale fosse stato prima ucciso e divorato da un predatore, non avrebbero dovuto esserci: questo suggerisce dunque che la carne era ancora lì, e che gli homo erano stati i primi ad arrivare e a macellarla.
Chi erano dunque questi homo cacciatori? Purtroppo nella zona non sono mai state ritrovate ossa umane, ma solo strumenti che rivelavano la presenza di questi nostri antenati. Gli esperti ipotizzano che si trattasse di H. habilis, la cui presenza è già conosciuta da siti archeologici vicini, ma all'epoca anche altri ominini vivevano nell'Africa orientale, i Paranthropus: tuttavia, sostiene Jennifer Parkinson, coordinatrice dello studio, è meno probabile che i Paranthropus fossero cacciatori visti i loro grossi molari, segno di una dieta principalmente vegetariana.