Storia

Le armi di Hitler ancora in uso

Nel corso della II Guerra Mondiale gli scienziati al servizio del III Reich svilupparono sistemi d'attacco così sofisticati da essere utilizzati, con qualche variante, ancora oggi.

Anche se sconfitto, dal punto di vista tecnologico l’esercito di Hitler, nel corso della II Guerra Mondiale, si rivelò decisamente più evoluto rispetto a quelli alleati. Negli anni del conflitto gli scienziati nazisti non smisero mai di sperimentare nuove soluzioni e nuove armi, alcune delle quali, opportunamente rivisitate, sono in uso ancora oggi.

Lo spiega nei dettagli un articolo recente su War History Online, uno dei siti più visitati e apprezzati dagli appassionati di storia di tutto il mondo.

L’aereo invisibile. Il primo bombardiere stealth (furtivo, fantasma) risale al 1944: si chiamava Horten Ho 229 e aveva un design non troppo diverso dal moderno B2 Spirit. Questo velivolo tuttala era spinto da due motori a getto e poteva sfiorare i 1000 km/h di velocità. Era in grado di volare sopra i 12.000 metri trasportando una tonnellata di bombe. Date le tecnologie antiaeree dell’epoca, risultava quasi completamente invisibile.

Fortemente voluto da Hermann Göring, questo progetto fu finanziato dal Reich con un investimento di 500.000 marchi. L’Horten decollò per la prima volta nel ‘44 ma la sua vita operativa fu molto breve a causa di numerosi problemi tecnici.

Discendente dell’Horten è il bombardiere strategico B2 Spirit: costruito con materiali e forme che lo rendono invisibile ai più sofisticati sistemi di difesa, ospita un equipaggio di due persone ed è l’unico aereo stealth capace di trasportare grandi carichi di bombe.

Missili teleguidati. Gli scienziati del Reich furono i primi a realizzare un missile teleguidato. Si chiamava Fritz X e conteneva al suo interno un sofisticato, per l’epoca, apparato radio che consentiva di guidarlo sul bersaglio con una discreta approssimazione.

Trasportava una carica esplosiva di oltre 1,5 tonnellate e poteva essere lanciato da una quota di 7.000 metri, più che sufficienti per garantire al pilota di non essere colpito dalla contraerea. Era un’arma davvero letale, che poteva agevolmente perforare corazze di 30 centimetri di spessore.

Fu utilizzato poche volte, ma sempre con conseguenze letali. Nel settembre del ‘43 furono proprio due Fritz X ad affondare la corazzata italiana Roma con 1255 uomini di equipaggio.


Gli attuali missili teleguidati sono armi di altissima precisione, capaci di volare a velocità supersonica anche a bassa o bassissima quota per evitare radar e difese antimissile. Possono trasportare testate esplosive di diverso tipo e sono guidati da computer e sistemi satellitari che li rendono quindi completamente autonomi.


Il nonno dei robot. Goliath fu il primo veicolo terrestre teleguidato utilizzato in combattimento: era di fatto un piccolo cingolato comandato a distanza spinto da due motori elettrici.

Particolarmente agile, riusciva a destreggiarsi sui campi minati per portare a destinazione il suo letale carico di esplosivo.

Durante la guerra fu ne furono costruiti 700 esemplari. Goliath è ancora oggi considerato una pietra miliare nello sviluppo delle tecnologie guidate a distanza.

Nella sua versione moderna il Goliath si chiama Unmanned Ground Vehicle (UGV) ed è utilizzato dagli eserciti di tutto il mondo per gli scopi più vari: come dispositivo antimine, come sistema di sorveglianza o come “mulo” per il trasporto di equipaggiamento. È costruito in varie forme e configurazioni e da qualche anno ne esistono anche versioni completamente robotizzate.


Missili balistici intercontinentali. I famigerati missili V-2 furono i primi oggetti costruiti dall’uomo a varcare i confini dello spazio. Erano missili a lunga gittata e vennero impiegati a partire dal 1944 con l’obiettivo di colpire, dai territori del Reich, le città degli Alleati e i loro obiettivi sensibili.

La loro furia distruttrice si abbattè, tra le altre, su Londra, Liegi, Anversa. Secondo i calcoli degli storici, a partire dal ‘44 ne furono lanciati oltre 3.000 esemplari. Il missile era teleguidato ed era spinto da un potente motore a razzo alimentato da combustibile liquido.

Gli attuali missili balistici sono armi a lunghissimo raggio capaci di colpire un bersaglio a più di 5.000 km di distanza. Progettati per trasportare soprattutto testate nucleari, possono essere lanciati da basi a terra, da navi, da sottomarini, da aerei e anche da veicoli terrestri.

22 gennaio 2016 Rebecca Mantovani
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