10 febbraio 1962, sono le 8.44, due uomini si incrociano sul Glienicke Brücke, quello che verrà ricordato come il "ponte delle spie", sul fiume Havel, tra Potsdam e Berlino Ovest, luogo simbolo della Guerra fredda. Uno è il pilota americano Gary Powers, l'altro l'agente del Kgb Rudolf Abel. Siamo in pieno conflitto tra blocco orientale e occidentale, e questo, è uno dei più famosi scambi di agenti segreti della Storia. Scopriamo questo luogo in bilico tra Est e Ovest attraverso l'articolo "Il ponte delle spie" di Marco Consoli, tratto dagli archivi di Focus Storia.
Un ponte col passato. Nell'aprile del 1945 il ponte di Glienicke fu teatro di una delle ultime battaglie della Seconda guerra mondiale tra l'esercito nazista e l'Armata Rossa. I soldati del Reich, aspettando il passaggio dei nemici dal lato orientale, avevano collocato esplosivi sui pilastri del ponte, ma furono sorpresi dai soldati russi che, arrivando dalla parte opposta, lo cannoneggiarono distruggendolo parzialmente.
Tra Est e Ovest. Il Glienicke Brücke, dopo il restauro finito nel dicembre del 1949, assunse una fondamentale importanza storica. Divenne, infatti, il punto di passaggio tra il settore americano di Berlino Ovest e la Repubblica democratica tedesca (la Ddr comunista). Il confine fu stabilito lungo una linea posta a metà del ponte, che tre anni più tardi fu chiuso al traffico: i posti di blocco potevano essere attraversati soltanto dal personale diplomatico e da cittadini muniti di un permesso speciale.
Dopo la costruzione del Muro di Berlino, nel 1961, il ponte fu usato come luogo di scambio di prigionieri tra i blocchi occidentale e orientale, ribattezzato per questo dai giornali "ponte delle spie", divenne uno dei simboli della Guerra fredda. Finché dopo la caduta del Muro (9-10 novembre 1989), il ponte fu riaperto ai cittadini.
Una storia di spionaggio. Il 21 giugno 1957 l'agente sovietico Vilyam Genrikhovich Fisher, che viveva fingendosi artista a Brooklyn con il nome di Rudolf Ivanovich Abel, fu arrestato dall'Fbi, accusato di aver passato segreti nucleari ai russi, grazie a una soffiata del collega Reino Häyhänen.
Tre anni dopo, il 1° maggio 1960, un aereo spia U-2 statunitense in volo segreto sull'Urss (Siberia) fu abbattuto e il pilota, il capitano Francis Gary Powers, fu catturato e condannato a 10 anni tra carcere e lavori forzati. Nell'aprile dell'anno seguente, i rapporti fra le superpotenze, già tesi, precipitarono dopo lo sbarco nella Baia dei Porci, dove gli Usa fallirono il tentativo di conquistare Cuba.
Dopo la crisi. In questo clima l'avvocato newyorkese James Donovan, che aveva difeso Abel al processo evitandogli la pena di morte, fu inviato dal governo Usa a negoziare con i sovietici la liberazione di Powers in cambio di Abel. Il 10 febbraio 1962 sul Glienicke Brücke avvenne lo scambio di prigionieri che ha ispirato il film del regista Steven Spielberg Il ponte delle spie (2015), con Tom Hanks nei panni dell'avvocato Donovan.