Storia

Gli USA e il visto negato ad Anna Frank

Anna Frank, una delle icone della Shoah, oggi potrebbe avere 90 anni.

A partire dalla fine degli anni ‘30 del secolo scorso migliaia di cittadini ebrei residenti in Germania e nei territori occupati dal Terzo Reich cercarono con ogni mezzo di fuggire dagli orrori della follia nazista. Destinazione, soprattutto, gli Stati Uniti e l'America, lontane dalla minaccia nazista.

Tra questi anche Anna Frank, la giovane tedesca autrice dell’omonimo “Diario” che morì a soli 15 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen.

Tentativi inutili. Ma secondo quanto rivelato nel 2007 dallo storico Richard Breitman la Frank e la sua famiglia avrebbero potuto salvarsi se gli Stati Uniti non avessero negato loro il visto di ingresso nel paese.

Otto Frank, papà di Anna, fece infatti richiesta di asilo agli Stati Uniti nel 1938 e nel 1941 ma le sue domande vennero puntualmente respinte a causa delle politiche restrittive sull’immigrazione messe in atto dal governo americano negli anni del conflitto.

Obiettivo dichiarato dall’allora Presidente Franklin Delano Roosevelt era quello di limitare il flusso di stranieri in ingresso per difendere la sicurezza nazionale durante la guerra.

Il dramma della St. Louis. La famiglia Frank non fu comunque l’unica a subire le conseguenze di questi provvedimenti: nel maggio del 1939 infatti una nave da crociera con oltre 900 ebrei a bordo salpò dalle coste della Germania diretta a Cuba.

Il piroscafo St. Louis nel porto di L'Avana, nel giugno del 1939.

Giunto in prossimità di l'Avana il comandante del vascello si vide però impedire l’ingresso nel porto dalle autorità cubane. Diresse quindi la prua verso la Florida ma anche qui la nave venne respinta nonostante le richieste d’asilo che i passeggeri rivolsero direttamente al Presidente Roosevelt.

La nave tornò così in Europa dove, secondo le cronache, ben 250 dei passeggeri che trasportava trovarono la morte per mano degli uomini di Hitler.

LA fortuna di Eistein. Diversa, invece, fu la sorte di Albert Einsein che fuggì dall'Europa negli anni '30 e - dopo aver chiesto asilo politico - divenne un cittadino americano nel 1940.

Nel 1941 scrisse alla first lady Eleanor Roosevelt implorando aiuto perché fossero aperte le porte degli Stati Uniti agli ebrei in fuga dalla Germania e dall'Europa.

In seguito, per le sue posizioni pacifistiche (e forse anche perché originario della Germania), Einstein non fece parte del progetto Manhattan che portò alla costruzione della bomba atomica.

1 febbraio 2017 Rebecca Mantovani
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us