Per anni gli indiani sono stati i cattivi: quelli che attaccavano e massacravano i laboriosi coloni europei. Una mistificazione veicolata dal cinema (americano) che rispecchiava ancora una volta lo strapotere dei "visi pallidi" sui "pellerossa". La conquista del West è costata ai nativi la terra (oggi sono confinati in riserve che coprono il 2 per cento del territorio statunitense) e la vita (dai 10 milioni del Cinquecento ai 250mila del 1890). Ma non fu cosa facile. Come si suol dire: vendettero cara la pelle. Cavallo Pazzo e Toro Seduto, Geronimo e Cochise sono solo alcuni dei grandi guerrieri che lottarono all'ultimo sangue per la sopravvivenza della loro gente. Fra accordi, battaglie, compromessi, massacri, leggi, deportazioni, vendette, vi raccontiamo la storia di questa resistenza su Focus Storia 161 e in versione breve e "cinematografica" in questo video. Rigorosamente dalla parte dei nativi.


MOSAICO. Ma chi erano davvero i nativi di quello che oggi è il Nord America e che tanto ancora continuano ad affascinarci? Si trattava di un variegatissimo popolo con oltre 10 milioni di persone e centinaia di tribù. Quante? Almeno 500. E tutte diversissime. Sul territorio nordamericano non è mai esistita infatti un'unica, grande nazione indiana. C'erano centinaia di popoli diversi, spesso in conflitto tra loro, ciascuno con storia, cultura, interessi propri. Gli antropologi hanno individuato circa 10 gruppi culturali di nativi, corrispondenti grosso modo alle diverse aree geografiche e agli ambienti naturali del Nord America.


Semplificando senza fare torti a nessuno, il mosaico indiano si può ridurre a 6 gruppi linguistici e 5 principali aree culturali: del Nord-Ovest, del Nord-Est, delle Grandi Pianure, del Sud-Ovest e del Sud-Est. Qui erano disseminate appunto le 500 nazioni indiane, con abitudini e modi di vivere anche lontanissimi. Gli indiani dei Grandi Laghi impararono a raccogliere il riso selvatico, mentre nel Grande Nord gli Inuit sopravvivevano al clima ostile cacciando foche e balene. Nelle Grandi Pianure, la vita ruotava attorno al bisonte: dalla carne ai tendini usati per le armi, dagli ossi per fare utensili alla pelle usata per vestiti, tende e mocassini. Una cosa accomunava la civiltà delle 500 nazioni: niente ruota, niente cavalli, niente animali da lavoro e niente metalli.








