Storia

Gli egizi? Scultori e scalpellini, non muratori

Le mummie dei faraoni non erano sole, nelle grandi piramidi egizie: le pietre degli imponenti monumenti funebri contengono infatti un'infinità di fossili marini. Dallo studio della loro disposizione, una chiave in più per indagare sul mistero della costruzione delle piramidi. (Andrea Porta, 16 maggio 2008)

Una scoperta getta un po' di luce sul mistero dei misteri: come sono state costruite le grandi piramidi egizie? Come riferisce il portale australiano dell'emittente Abc, un gruppo di studiosi coordinato da Ioannis Liritzis (università dell'Egeo e di Atene, Grecia), ha dimostrato che i blocchi di pietra che costituiscono i colossali monumenti funebri non furono lavorati sul posto, nel cantiere della piramide a cui erano destinati, ma scavati ed estratti direttamente dalla roccia.
Piramidi radiografate. Impiegando strumenti a raggi X gli studiosi hanno analizzato campioni di roccia di alcuni monumenti (le piramidi di Cheope, Chefrem e Micerino e la Sfinge della necropoli di Giza) evidenziandone composizione mineralogica e struttura chimica. Lo studio ha in parte confermato quanto era stato rilevato già nel corso dell'Ottocento: realizzate principalmente in graniti rosa, bianchi e neri e in vari tipi di rocce calcaree, le piramidi (e i templi) contengono centinaia di migliaia di gusci fossili di nummuliti, semplici protozoi marini particolarmente diffusi nelle regioni mediterranee, datati da 33 a 55 milioni di anni fa. E come spiegano i ricercatori stessi sulle pagine del Journal of Cultural Heritage, «nella sola piramide di Cheope i fossili costituiscono il 40% del volume delle pietre».

FOSSILI MURATI
Quello che il nuovo studio ha permesso di scoprire è che questi fossili sono in gran parte intatti e disposti secondo schemi precisi. Ciò avallerebbe la teoria di Liritzis: i grandi blocchi non furono prodotti sul posto dalla polverizzazione e dal rimpasto di materiale calcareo - come avviene oggi con le gettate di calcestruzzo - ma sono stati scavati ed estratti in quelle dimensioni da rocce sedimentarie emerse dai fondali marini: «La disposizione casuale e omogenea dei fossili», spiega Liritzis, «corrisponde alla loro "collocazione" originale.» Questa interpretazione dei dati giustificherebbe anche il mancato ritrovamento di reperti o riferimenti scritti a strumenti di gettata, come le casseformi.
Ma come le hanno costruite? Tuttavia, come fa notare Robert Temple, consulente presso diverse università americane e autore di controversi studi sull'antico Egitto, non sono mai stati trovati nemmeno resti di gru o di analoghi strumenti di sollevamento necessari al trasporto delle pietre dal luogo di estrazione al cantiere. «È ancora difficile immaginare come si sarebbero potute sollevare, senza "gru", pietre di quelle dimensioni, pesanti fino a 200 tonnellate». Insomma, il mistero è ancora lontano dall'avere una soluzione.

16 maggio 2008
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Nel nuovo numero di Focus Storia esploriamo l’affascinante mondo dell’antico Egitto. Partendo da un’intervista al direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, celebriamo i 200 anni di storia del primo museo al mondo dedicato agli Egizi. Raccontiamo poi le collezioni che hanno attraversato il tempo e le straordinarie scoperte di Schiaparelli, l’archeologo che trasformò il museo torinese.

L’articolo "Geniale Champollion" ripercorre le intuizioni del linguista che decifrò i geroglifici, mentre in "Egittologia made in Italy" celebriamo i pionieri italiani della disciplina. Concludiamo questa sezione con "Salvate Abu Simbel", che narra il salvataggio dei maestosi templi minacciati dalle acque.

 

Non mancano gli approfondimenti storici:

  • Alla gogna: il processo a Oscar Wilde, che pagò caro il suo anticonformismo.
  • Carabinieri a Creta: una missione di pace italiana nel cuore del Mediterraneo.
  • La favola di Natale: la commovente storia di Giovannino Guareschi, che trovò la speranza in un lager nazista.

 

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, puntiamo i riflettori su un tema cruciale: la prevenzione. Attraverso il dossier  esploriamo come scienza, tecnologia e medicina stanno rivoluzionando il nostro approccio alla salute e al benessere.

Un viaggio tra scoperte e innovazioni per vivere meglio e più a lungo. Dalla prevenzione delle malattie cardiovascolari alle ultime tecniche per diagnosticare precocemente il cancro, fino all'importanza della salute mentale e alle nuove frontiere della nutrizione.

Raccontiamo inoltre la scoperta di Lucy, il fossile che ha riscritto la nostra storia evolutiva, e immaginiamo cosa sarebbe accaduto se Costantino non avesse legalizzato il Cristianesimo. Scopriamo anche perché "avere la testa tra le nuvole" è fondamentale per il cervello e sveliamo le forme morbide della natura, quelle curve nascoste che definiscono il mondo vivente.

ABBONATI A 31,90€
Follow us