Storia

Sullo Stretto di Messina i Romani avevano costruito un ponte galleggiante come questo?

Collegare Messana e Regium (Messina e Reggio Calabria) costruendo un ponte galleggiante. Questo era il progetto di un ponte sullo Stretto degli antichi romani.

I Romani furono ingeneri eccellenti. "Mi sembra che la grandezza dell'Impero romano si riveli mirabilmente in tre cose, gli acquedotti, le strade, le fognature", scriveva lo storico greco Dionigi d'Alicarnasso (I secolo a.C.). Costruirono anche il ponte sullo Stretto di Messina? Forse sì. Alcuni studiosi ritengono che i Romani avessero unito Calabria e Sicilia con un ponte, seppur provvisorio. La tesi, sulla cui attendibilità ancora si discute, deriva da alcuni frammenti di due autori antichi, Strabone e Plinio il Vecchio (I secolo a.C.-I secolo d.C.), che la ritengono frutto dell'ingegno del comandante Lucio Cecilio Metello. Dopo aver vinto i Cartaginesi sul suolo siciliano nel corso della Prima guerra punica (264-241 a.C.), Metello si trovò nelle mani un immenso bottino, nel quale erano compresi 100 elefanti da guerra.

Per trasportarli nell'Urbe avrebbe deciso dunque di collegare Messana e Regium (Messina e Reggio Calabria) costruendo un ponte galleggiante. Come? Legando delle botti vuote e gettandovi una passerella di tavole, coperte da terra e da altre materie, munita persino di parapetti per evitare che i pachidermi finissero in mare. Stando a Strabone e Plinio, l'impresa riuscì e Metello poté portare il suo prezioso carico attraverso lo Stretto di Messina. Ma se fu davvero così, non lo sapremo mai.

26 marzo 2023 Massimo Manzo
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Nel nuovo numero di Focus Storia esploriamo l’affascinante mondo dell’antico Egitto. Partendo da un’intervista al direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, celebriamo i 200 anni di storia del primo museo al mondo dedicato agli Egizi. Raccontiamo poi le collezioni che hanno attraversato il tempo e le straordinarie scoperte di Schiaparelli, l’archeologo che trasformò il museo torinese.

L’articolo "Geniale Champollion" ripercorre le intuizioni del linguista che decifrò i geroglifici, mentre in "Egittologia made in Italy" celebriamo i pionieri italiani della disciplina. Concludiamo questa sezione con "Salvate Abu Simbel", che narra il salvataggio dei maestosi templi minacciati dalle acque.

 

Non mancano gli approfondimenti storici:

  • Alla gogna: il processo a Oscar Wilde, che pagò caro il suo anticonformismo.
  • Carabinieri a Creta: una missione di pace italiana nel cuore del Mediterraneo.
  • La favola di Natale: la commovente storia di Giovannino Guareschi, che trovò la speranza in un lager nazista.

 

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, puntiamo i riflettori su un tema cruciale: la prevenzione. Attraverso il dossier  esploriamo come scienza, tecnologia e medicina stanno rivoluzionando il nostro approccio alla salute e al benessere.

Un viaggio tra scoperte e innovazioni per vivere meglio e più a lungo. Dalla prevenzione delle malattie cardiovascolari alle ultime tecniche per diagnosticare precocemente il cancro, fino all'importanza della salute mentale e alle nuove frontiere della nutrizione.

Raccontiamo inoltre la scoperta di Lucy, il fossile che ha riscritto la nostra storia evolutiva, e immaginiamo cosa sarebbe accaduto se Costantino non avesse legalizzato il Cristianesimo. Scopriamo anche perché "avere la testa tra le nuvole" è fondamentale per il cervello e sveliamo le forme morbide della natura, quelle curve nascoste che definiscono il mondo vivente.

ABBONATI A 31,90€
Follow us