Non mi sono fatto da solo, ma posso dire che almeno non mi sono disfatto, così diceva di sé Gianni Agnelli (12 marzo 1921-24 gennaio 2003) che nel 1966 era entrato alla Fiat, l'azienda di famiglia, da presidente e senza aver fatto un solo giorno in fabbrica. A ricordare questo aneddoto (e tanti altri) nel
podcast di Focus Storia è il giornalista, scrittore e politico Furio Colombo che fra gli Anni '80 e '90 fu anche presidente di Fiat America.
Nel podcast Colombo, a cento anni dalla nascita di Agnelli, parla anche del legame dell'Avvocato con l'Italia e la sua Torino; della passione per le auto e per il collezionismo d'arte; del ruolo della moglie Marella, sposata nel 1953; dei lunghi soggiorni in America e in particolare a New York.
La serie su Gianni Agnelli continua con altre due puntate che puoi ascoltare nei player qui sotto.
[Seconda puntata] Che cosa rappresentava l'America per Gianni Agnelli? Sarebbe stato democratico o repubblicano? Che rapporti aveva con John Fitzgerald Kennedy e con David D. Rockefeller? E poi: il passato nel Corpo italiano di Liberazione al fianco delle truppe alleate e le sue intuizioni politiche.
[Terza puntata] Furio Colombo affronta il tema del rapporto tra l'Avvocato ed Henry Kissinger, l'ex segretario di Stato americano e premio Nobel per la Pace. Inoltre, come avvenne l'estromissione di Gheddafi che nel 1976 era diventato socio della Fiat? Che editore fu l'Avvocato? E che cosa ne pensava dell'Europa?