I "gettoni lascivi" erano monete grazie alle quali entrare nei lupanari, i bordelli all'epoca dell'antica Roma. In particolare si trattava di gettoni, definiti "lasciva nomismata" dal poeta Marziale, sulle cui facce erano riprodotte immagini lussuriose e che venivano lanciati tra il pubblico durante i giochi.
ENTRATA LIBERA. Era possibile usarli proprio per usufruire gratuitamente dei servizi offerti nelle case d'appuntamento. In quel periodo, infatti, la prostituzione era comunemente accettata e i lupanari (dal latino lupa, cioè "prostituta") erano molto diffusi.
Questi luoghi dedicati ai piaceri della carne erano caratterizzati da un arredamento semplice e da pitture murarie a sfondo erotico. La pulizia spesso era approssimativa, tanto che i più agiati frequentavano bordelli dedicati alle classi ricche, in cui lavoravano ragazze più curate.