Che profumo avevano le mummie dell'Antico Egitto? Ora lo sappiamo, grazie a uno studio pubblicato su Scientific Reports che ha analizzato i residui dei balsami trovati sul fondo di due vasi canopi utilizzati per mummificare Senetnay, una nobildonna che visse durante la XVIII dinastia, attorno al 1450 a.C..
L'aroma dell'eternità. Le varie sostanze utilizzate per creare il profumo, battezzato "l'aroma dell'eternità", sono state individuate grazie all'uso di diverse tecniche analitiche avanzate, tra cui la gascromatografia-spettrometria di massa, la gascromatografia-spettrometria di massa ad alta temperatura e la cromatografia liquida ad alta prestazione-spettrometria di massa. I balsami erano composti da cera d'api, olio vegetale, grassi, bitume, resine di vario tipo e una sostanza balsamica.
Resine importate. Lo studio getta luce sulle connessioni commerciali che avevano gli antichi egizi nel II millennio a.C.: «Gli ingredienti del balsamo mostrano chiaramente che gli egizi importavano materiali provenienti dal di fuori del regno», spiega Nicole Boivin, una degli autori, che sottolinea inoltre come questo faccia intendere che Senetnay appartenesse al cerchio di persone più vicine al faraone.
Tra gli ingredienti importati, gli autori segnalano la resina di albero di larice, proveniente dal nord del Mediterraneo, e forse la gomma dammar, una resina che si trova solo negli alberi delle foreste tropicali del sudest asiatico. Se la presenza della gomma dammar venisse confermata, questo significherebbe che gli antichi egizi commerciavano con il sudest asiatico almeno un millennio prima di quanto si riteneva fino ad oggi.
Il profumo ricreato verrà esposto al Moesgaard Museum, in Danimarca, e potrà essere annusato da tutti i visitatori, che si immergeranno in un'esperienza storica e sensoriale unica.