Winston Churchill, così come altri celebri statisti con alle spalle una carriera militare (nel suo caso breve), aveva un’àncora, proprio come quella di Braccio di Ferro, tatuata sull’avambraccio, eredità degli anni passati da corrispondente tra Cuba, India e Sudafrica. Persino sua madre ne aveva uno, un serpente sul polso che, nelle occasioni importanti, celava abilmente con un grosso braccialetto.
Altri tatuati. Oltre al noto primo ministro britannico, anche altri grandi personaggi della storia hanno decorato la propria pelle con tatuaggi. Lo zar Nicola II di Russia, ad esempio, aveva un dragone disegnato sul braccio destro, mentre i presidenti americani Theodore Roosevelt e Andrew Jackson celavano rispettivamente lo stemma araldico della propria famiglia sul petto e un’ascia indiana (tomahawk) all’interno di una coscia. Ma il più insospettabile, fra tanti, è probabilmente Thomas Edison: l’inventore aveva dipinto su un avambraccio un disegno geometrico a cinque punte.