Si tratta di una leggenda. Mozart in effetti è morto a Vienna il 5 dicembre 1791 (a soli 35 anni) per cause naturali, e cioè un’epidemia di febbre miliare acuta (un tipo di infezione tubercolare) che si era diffusa in quel periodo in città. La morte per avvelenamento è invece legata alla fantasia di Puskin, il quale pubblicò, tra gli altri drammi, uno intitolato “Mozart e Salieri”, dove l’idea dell’avvelenamento era avvalorata da un dato di fatto: l’invidia e il fastidio per la fama e il successo di Mozart da parte di Salieri. Questa ipotesi più che dal dramma di Puskin fu amplificata poi dall’opera omonima di Rimskij Korsakov. Fu con quest’opera, insomma, che la leggenda si diffuse e fu ripresa poi, negli anni Venti, da alcuni musicologi che la ricordarono nelle loro storie della musica.