Questa scheda è tratta dal numero 122 di Focus Storia dedicato alle origini storiche del Trono di Spade e di altri capolavori del genere fantasy. A fine pagina (o qui) trovi l'introduzione e tutte le schede di questo speciale Trono di Spade.
Sono il flagello delle città civilizzate: razziatori dell’Est coperti di cuoio, “signori dei cavalli” dalla pelle olivastra e dai lunghi capelli neri. Il pensiero corre ai Mongoli e agli Unni, i cui spostamenti nel V secolo d.C. accelerarono il crollo dell’Impero romano.
Nell’universo del Trono di Spade si chiamano però Dothraki. E sono i temutissimi nomadi guerrieri del Continente Orientale. Anche loro sono una minaccia per le terre dell’Ovest ma a separarli dai Sette Regni c’è il Mare Stretto di cui, almeno fino all’avvento dell’esule Daenerys Targaryen quale loro leader indiscussa, i Dothraki hanno un timore reverenziale: è infatti “acqua velenosa”, imbevibile per i cavalli. Cavalli che, proprio come per gli Unni e i Mongoli (e per i nativi americani, altra fonte d’ispirazione), erano al centro di queste civiltà. Non a caso, la divinità dei Dothraki è il Grande Stallone, chi non sa stare in sella perde ogni prestigio sociale e quando un Dothraki muore il suo cavallo brucia con lui sulla pira funeraria.
Le sedi dei vari clan, nella saga, si spostano in vaste terre disabitate: come quelle degli storici signori delle steppe centroasiatiche. Infine, l’arma dei Dothraki ricorda vagamente la scimitarra dao della cavalleria mongola, impiegata durante l’invasione della Cina nel XIII secolo.
1 - Introduzione
7 - I DOTHRAKI Vs I MONGOLI
8 - LA BARRIERA Vs I VALLI DI ADRIANO E ANTONINO (e anche Bruti Vs Pitti)
10 - SESSO, INCESTO & CO.