Storia

Da quando alle donne è "richiesto" di depilarsi?

Negli anni '20 era un'eccezione, trent'anni dopo un imperativo: la storia di come le industrie della cosmesi e della moda resero poco accettabile scoprire gambe e ascelle non perfettamente lisce.

Nel 1920 a Lawrence, in Kansas, il caso di una donna che si era tagliata con un rasoio nel tentativo di depilarsi le gambe finì sui giornali. Trent'anni dopo, quegli stessi giornali erano tappezzati di pubblicità di lamette e creme depilatorie femminili, e sfoggiare gambe e ascelle al naturale era ormai considerato poco consono.

Che cosa accadde, nel mezzo? Come si passò da un estremo all'altro? Secondo alcune ricerche questa rivoluzione di costume sarebbe da attribuire a due fattori: l'evoluzione della moda e la potenza della pubblicità.

Tutte coperte. Nei primi anni del '900 le donne, semplicemente, non avevano bisogno di pensare ad avere gambe o ascelle lisce. Gli abiti dell'epoca - accollati, a maniche lunghe e con gonne alle caviglie - di rado lasciavano qualcosa di scoperto, e prima del 1910 la depilazione era appannaggio di attrici e ballerine, o praticata per gli interventi chirurgici.

"Quando andrai in spiaggia quest'estate, avrai paura di alzare le braccia?" recita lo slogan di questa pubblicità su una rivista femminile.

Lisce sul volto. Secondo Christine Hope, una storica che si è occupata di questo tema studiando riviste e manuali estetici del tempo, una certa avversione per i peli esisteva già, ma ad essere presi di mira erano quelli del viso, del collo e degli avambracci - gli unici a non essere coperti da tessuto.

Come dee. Le cose cambiarono, negli Stati Uniti, a partire dal 1915, quando sulla rivista di moda Harper's Bazaar iniziarono a comparire pubblicità che mostravano disegni di donne con ascelle implumi (in genere per commercializzare creme depilatorie).

La nuova moda prevedeva abiti senza maniche ispirati a quelli delle statue greche e romane, e le braccia femminili iniziavano ad uscire allo scoperto. Il tono degli annunci era piuttosto direttivo e, più che suggerire, diceva alle donne quale trend seguire:

"La donna di moda dice che il sottobraccia
deve essere liscio come il viso"

Lisce d'estate. Nel frattempo, la tecnologia aveva fatto passi in avanti, con l'invenzione dei rasoi di sicurezza con lame intercambiabili (1901) e delle creme depilatorie istantanee (1919). Gli anni '20 videro un progressivo innalzamento degli orli. Le pubblicità sempre più spesso menzionavano la necessità di avere gambe lisce (il 66% tra quelle su Harper's Bazaar, secondo le ricerche della Hope) anche se di rado ne facevano l'unico target. In ogni caso si trattava di annunci stagionali, concentrati da aprile a settembre. All'epoca, la depilazione era soprattutto relegata ai mesi estivi, in cui ci si scopriva di più.

La pubblicità di un make up per creare sulle gambe l'illusione dei collant negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando il nylon serviva per confezionare paracadute. Difficile truccare gambe non depilate. © via Bustle.com

Lisce per forza. Negli anni '40, la depilazione era ormai divenuta la norma. Il 56% degli annunci su Harper's Bazar era ormai focalizzato unicamente su prodotti per la depilazione delle gambe, e il tono per chi non si adeguava alle "regole" si era ormai fatto quasi di biasimo.

Una pubblicità del 1939 recitava: "Le calze alle caviglie al campus vanno bene, le gambe pelose no". Alle fine degli anni '50, la trasformazione era completa. Nel 1964, il 98% delle donne americane tra i 15 e i 44 anni dichiarava di essersi depilata almeno una parte del corpo.

Così fan tutte (o quasi). In Italia, la moda di depilarsi le ascelle arrivò verso la fine degli anni '70, sulla scorta di quanto avveniva già da un decennio negli USA, e passando attraverso la moda della vicina Francia, dove attrici come Brigitte Bardot davano l'esempio.

15 aprile 2017 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Dalle antiche civiltà del mare ai Romani, dalle Repubbliche marinare alle grandi battaglie navali della Seconda guerra mondiale: il ruolo strategico che ha avuto per la storia – italiana e non solo - il Mediterraneo, crocevia di genti, culture, merci e religioni. E ancora: cento anni fa nasceva Don Milani, il sacerdote ribelle che rivoluzionò il modo di intendere la scuola e la fede; nella mente deigerarchi nazisti con gli strumenti del criminal profiling; le meraviglie dell'Esposizione Universale di Vienna del 1873, il canto del cigno dell'Impero asburgico.

ABBONATI A 29,90€

Attacco al tumore: le ultime novità su terapie geniche, screening, cure personalizzate, armi hi-tech. Inoltre: lo studio dell’Esa per la costruzione di una centrale fotovoltaica nello Spazio; dove sono le carte top secret sulla guerra in Ucraina; il cambio climatico ha triplicato le grandinate in Europa e, soprattutto, in Italia; quali sono le regole di convivenza tra le piante degli habitat “a erbe”.

ABBONATI A 31,90€
Follow us