Storia

Da atleti a pantofolai: come l'agricoltura ha modificato le ossa umane

Il prezzo da pagare per la nascita delle prime comunità agricole e stanziali? L'indebolimento del nostro scheletro, che si è dovuto adattare - suo malgrado - a millenni di sedentarietà.

Da aitanti cacciatori a polentoni stanziali e poco agili: la parabola (discendente) della forma fisica umana è scritta nelle nostre ossa. La diffusione dell'agricoltura in Europa centrale avrebbe causato il progressivo indebolimento dello scheletro dei nostri antenati, reso più fragile e meno flessibile dalla progressiva sedentarietà. È quanto dimostra uno studio dell'Università di Cambridge.

Declino progressivo
Alison Macintosh, ricercatrice del Dipartimento di Archeologia e Antropologia dell'ateneo britannico, ha analizzato con scansioni laser la struttura e le proprietà fisiche di scheletri rinvenuti in diversi siti di sepoltura in Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Serbia; in particolare, sono stati studiati tibie e femori sia maschili sia femminili di diverse epoche, dal 5300 a.C. all'850 d.C., un arco di tempo di 6150 anni.

Mentre i primi agricoltori, vissuti 7300 anni fa, avevano una struttura ossea paragonabile a quella di un moderno atleta di corsa campestre, nell'arco di 3 mila anni gli scheletri analizzati - in particolare quelli maschili - hanno progressivamente perso mobilità, divenendo assimilabili a quelli di uno studente sedentario. Le tibie sono diventate sempre meno rigide, e sia le tibie che i femori degli uomini hanno perso molta della resistenza ai carichi e a sollecitazioni come torsioni, piegamenti e compressioni.

Più specializzati ma meno atletici
I risultati sembrerebbero confermare anche a livello fisiologico che la nascita dell'agricoltura rese i nostri antenati sempre meno attivi e più stanziali, e portò a una diminuzione dei compiti fisicamente più impegnativi: «In seguito alla transizione agricola in Europa centrale, gli uomini furono più colpiti rispetto alle donne dai cambiamenti culturali e tecnologici che ridussero la necessità di spostamenti a lungo raggio e di lavori fisicamente pesanti» spiega Macintosh. «Grazie alla specializzazione in compiti diversi dall'agricoltura, come la lavorazione dei metalli o del vasellame, sempre meno persone hanno dovuto impegnarsi in compiti gravosi per le gambe».

L'indebolimento è riscontrabile anche nelle ossa femminili, ma in modo meno evidente e più eterogeneo, a causa della grande variabilità dei compiti affidati alle donne nelle diverse comunità agricole. Lo studio evidenzia come lo scheletro umano tenga traccia delle sollecitazioni ricevute nell'arco della vita, e possa essere utilizzato come strumento per lo studio dei cambiamenti socioeconomici in epoche passate.

Ti potrebbero interessare anche:

Il diluvio universale? Favorì la diffusione dell'agricoltura
La "svolta" dell'agricoltura, una rivoluzione antichissima
Occhi azzurri, pelle d'ebano: come eravamo 7 mila anni fa
5 cose che ci accomunano agli uomini della Preistoria

8 aprile 2014 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us