Storia

Crocifissione: il secondo caso accertato

Un ritrovamento di qualche anno fa, in Italia, è stato interpretato come una crocifissione: se lo studio fosse confermato, sarebbe il secondo caso accertato.

Nel 2007 gli archeologi, durante una campagna di scavi in provincia di Rovigo, trovarono il corpo di un antico romano. Uno studio multidisciplinare condotto dall'università di Firenze e Ferrara e pubblicato sulla rivista Archaeological and Anthropological Sciences rivela adesso come morì l'uomo: fu crocifisso, come i Vangeli raccontano per Gesù.

La notizia, se confermata, è sensazionale: si tratta infatti della seconda testimonianza di crocifissione in età romana. La prima venne alla luce nel 1968 a Gerusalemme, ma non è relativa al contesto dei Vangeli. In quell'occasione gli archeologi stavano conducendo uno scavo di tombe di epoca romana: l'archeologo greco Vassilios Tzaferis rinvenne un chiodo lungo 7 pollici (18 centimetri) nel tallone di uno dei defunti. Nell'osso fu trovata anche un'unghia attaccata a un piccolo pezzo di legno d'ulivo che apparteneva alla croce a cui l'uomo era stato appeso.

Inchiodato al legno. Nonostante la crocifissione fosse una pena di morte facilmente comminata a schiavi, sovversivi e stranieri, le testimonianze sono rare, soprattutto perché difficili da identificare: le ossa dei reperti sono spesso troppo deteriorate per interpretare le ferite.

In questo caso però gli studiosi sembrano avere pochi dubbi: l’analisi del corpo rivela una lesione e una frattura non cicatrizzata su una delle ossa del calcagno. Questo, affermano, lascia supporre che i piedi della vittima siano stati inchiodati a un supporto in legno. Le braccia invece, che non presentano segni evidenti, potrebbero essere state legate al legno.

crocifissione, archeologia
Il campo dei dannati (Fëdor Andreevič Bronnikov, 1878): la crocifissione Romana con stavro composito (due pali assemblati a T), in uso anche all'epoca del supplizio di Gesù. © Fedor Bronnikov/WikiMedia

L'uomo, di età compresa tra i 30 e i 34 anni e di bassa statura, potrebbe essere stato uno schiavo: lo suggerisce il fatto che dopo la morte il corpo fu sepolto nella terra nuda, senza alcun riguardo.

Il massimo dolore. I Romani importarono la pena della crocifissione dai Cartaginesi. Se ne servirono per diversi secoli, fino a quando l'imperatore Costantino (IV secolo) non la vietò.

La condanna era terribile, "inventata" per infliggere il massimo del dolore, tanto che Cicerone la definì "il supplizio più crudele e più tetro". Si moriva lentamente tra atroci sofferenze, spesso dopo diversi giorni, e non era raro che i corpi fossero lasciati appesi alla croce a marcire, destinati a diventare preda di avvoltoi.

Gesù fu crocifisso? La crocifissione più famosa è stata quella di Gesù, descritta nella Sacre Scritture e avvenuta a Gerusalemme sotto il dominio romano tra il 30 e il 36 d.C. Finora non sono state trovate testimonianze archeologiche che la attestino, ma gli storici sembrano non avere dubbi. E la croce nel frattempo è diventata il simbolo della cristianità.

È in edicola il nuovo Focus Storia!

7 giugno 2018 Giuliana Rotondi
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us