Fu proprio quel Vico dell'Olivella a Genova il luogo che dette i natali al grande navigatore Cristoforo Colombo? "Sì", è la risposta ufficiale, quella scritta sui libri di Storia. Ma non tutti sono d'accordo: per qualcuno, il vero scopritore dell'America non vide la luce lì, ma altrove, in un'altra città o addirittura in un altro Paese. Per tentare di fugare ogni dubbio ha preso avvio uno studio internazionale condotto dall'Università di Granada: un test del dna sui resti dell'esploratore, sepolto nella Cattedrale di Santa Maria della Sede, a Siviglia.
I dubbi nascono dal fatto che le notizie sulla sua vita sono scarse e confuse, e pochissime le informazioni di prima mano lasciate da lui (che parlava in italiano e scriveva in castigliano). Neppure i documenti dell'epoca aiutano: il nome Cristoforo Colombo era infatti molto diffuso nel XV secolo e lo si ritrova in diversi attestati.
Dov'è nato Cristoforo Colombo? Da tempo altre città ne rivendicano i natali: nel genovese Cogoleto (Genova) e Terrarossa Colombo, poi, sempre in Liguria, ci sono Chiusanico (Imperia), Savona e Albissola Marina, Bettola nel Piacentino, Cuccaro nel Monferrato, Sanluri in Sardegna. Fuori confine ci sono poi tra i più agguerriti gli spagnoli, ma anche i portoghesi, i francesi (secondo i quali sarebbe nato a Calvì, in Corsica) e perfino i polacchi hanno la loro versione: Colombo sarebbe il figlio di re Ladislao III, vissuto sotto mentite spoglie.
Anni di ricerche di archivio e studi su montagne di documenti non sono serviti a fare chiarezza sull'annosa questione. Ci riuscirà l'analisi del Dna? Forse. O forse no perché per qualcuno quei resti e quella tomba non sono del vero Cristoforo Colombo.
Altri misteri sulla vita di Colombo (scoprì l'America prima del 1492? Che cosa significava la sua firma?) su Focus Storia 181 (novembre 2021).