In Bhutan niente è come ti aspetti: ha città senza semafori, misura il benessere della popolazione in termini di felicità e non di prodotto interno lordo, le sigarette sono illegali... E anche il turista ha un trattamento tutto particolare: per entrare nel Paese è necessario acquistare un pacchetto comprendente tutti i servizi di viaggio. Insomma, un altro mondo. Anche dal punto di vista temporale: il Bhutan è un regno medievale buddhista che cerca di affrontare i tempi moderni senza perdere la sua identità.
I Viaggi di Maurizio Levi, in collaborazione con Focus Storia, propone di visitarlo con un tour di 14 giorni che si svolgerà a ottobre, per non perdere l’occasione di partecipare ai principali Festival religiosi annuali di Jambay e Prakhar.
MEDIOEVO BUDDHISTA. Il tour parte dal Nepal, dalla sua mitica capitale: Kathmandu. Si visita la Durbar Square (Patrimonio Unesco), cuore della città vecchia; si prosegue per il Tempio delle Scimmie (nel complesso religioso di Swayambunath, altro Patrimonio Unesco) e si continua a Patan, la “città della bellezza” e antica capitale del Nepal, splendida con le sue architetture medievali.
Il primo approccio col Bhutan si ha a Paro (2.280 m), capoluogo dell’omonimo distretto, con uno degli dzong (tipica costruzione con funzione di centro religioso, militare, amministrativo e sociale) più importanti del Paese – il Rinpung Dzong – e uno dei templi più antichi e spettacolari, il Kyichu Lhakang, del 659.
Il viaggio prosegue verso le capitali: quella attuale, Thimphu, adagiata sulle rive del fiume Wang, e quella antica, Punakha, con sosta al complesso monastico, ora sede dell’Università buddhista, Simtokha Dzong. Lungo la pittoresca strada che valica il passo Dochu-La (3.100 metri) si possono ammirare le cime innevate dell’Himalaya Orientale.
LA VALLE DEI TEMPLI. Trongsa è uno dei più antichi centri religiosi del Bhutan, situato a 2.200 m. Si visita la torre d’avvistamento Ta Dzong e il Trongsa Dzong, spettacolare edificio a più piani costruito in posizione strategica sulla strada di collegamento fra le regioni occidentali e orientali, con splendide vedute sulla valle del fiume Mangde. Di nuovo valigie alla mano, si parte per la Valle del Bumthang, che fu residenza del grande maestro buddhista Pema Lingpa. Nelle quattro valli che costituiscono la regione, quella di Chokhor ospita i templi più importanti.
UNA GRANDE FESTA. Finalmente si arriva a Jakar per partecipare alle prime celebrazioni dei Festival (Tsechu) di Jambay e Prakhar. Lo Tsechu è un evento creato dai maestri spirituali per celebrare ed esporre i contenuti degli insegnamenti buddhisti.
Culmine del festival è il Cham, musiche e danze in costume con maschere rituali, eseguite da monaci e da laici.
Nel viaggio di ritorno si fa sosta nella valle glaciale (a 2.900 m di altitudine) di Phobjikha, alle pendici dei Monti Neri, dove, se fortunati, si può osservare la colonia di gru collo nero, specie rara e a rischio di estinzione, molto rispettata dai bhutanesi. Fra le ultime meraviglie del percorso bhutanese, l’escursione al Monastero di Taktsang, uno dei luoghi più sacri del regno. Il viaggio si chiude con un’altra tappa a Kathmandu, lì dove il tour è iniziato.
Il tour prevede un’escursione a Pashupatinath (Patrimonio Unesco), meta di pellegrini induisti da tutta l’Asia, con il centro delle cremazioni sul fiume sacro Bagmati; e una sosta a Bodnath (Patrimonio Unesco), centro della cultura tibetana dominato dall’imponente stupa.
I dati del viaggio
◆ Partenza: 19 ottobre 2018 da Milano (da altri aeroporti su richiesta)
◆ Durata: 14 giorni
◆ Prezzo: a partire da euro 3.940
◆ Numero massimo di partecipanti: 14
◆ Viaggio con esperto accompagnatore dall’Italia