I papi scelgono il nome col quale saranno identificati durante il periodo di pontificato a loro piacimento, spinti da motivazioni diverse.
Per esempio, Angelo Giuseppe Roncalli scelse il nome Giovanni XXIII per motivi affettivi e religiosi. Come spiegò lui stesso all’inizio del suo pontificato, Giovanni era il nome di suo padre e della chiesa dove aveva ricevuto il battesimo, ma anche della basilica lateranense e di innumerevoli altre cattedrali. Inoltre Giovanni era il nome di Giovanni Battista e dell’evangelista prediletto da Gesù Cristo. Curiosamente il nome Giovanni era stato evitato per circa cinque secoli dagli altri pontefici perché l’ultimo a portarlo era stato un antipapa, Baldassarre Gossa eletto pontefice nel 1402, un periodo storico che vide contemporaneamente tre papi eletti per motivi meramente politici e in evidente contrasto tra loro.
Lungi dal volersi riallacciare spiritualmente a questo predecessore, il nuovo papa Giovanni XXIII sottolineò l’importanza di un nome già portato da altri 22 pontefici. Una scelta arbitraria, dunque, che però racchiude motivi affettivi, storici, e un’implicita dichiarazione di linea programmatica di pontificato.