L’ipotesi più accreditata è che le carte siano state portate in Spagna dagli Arabi verso la metà del XIV secolo; dalla Spagna si sarebbero poi diffuse e differenziate negli altri Paesi. I primi mazzi furono i naibi (solo numerali) e i tarocchi (figurativi), da cui sarebbero derivati tutti gli altri tipi di carte.
Figlie di scacchi e tarocchi. Piuttosto evidente è la derivazione del gioco delle carte da quello degli scacchi; infatti troviamo in genere un re, una regina, due cavalieri e un gruppo di carte numerali (da 1 a 10 in quelle “francesi”, che comprendono anche due matte o jolly sul modello della carta che rappresenta il folle dei tarocchi veneziani o delle minchiate fiorentine; da 1 a 7 in quelle “regionali italiane”).
I semi delle carte italiane, ori o danari, coppe, bastoni e spade (corrispondenti ai quadri, cuori, fiori e picche delle carte francesi), provengono invece dai tarocchi e rappresentano le quattro classi in cui era organizzata la società dell’epoca: i commercianti, gli ecclesiastici, gli agricoltori e i guerrieri.