Il patrimonio culturale fa parte di una memoria storica unica, la cui bellezza è certamente inseribile tra i valori irrinunciabili dell'esistenza umana. Non si tratta solo di monumenti, collezioni o siti naturali ma anche di tradizioni, espressioni orali, pratiche sociali e riti trasmessi, nei secoli, dai nostri antenati.
La protezione e la salvaguardia di questo patrimonio, in quanto identità di un popolo ed eredità per il futuro, rappresenta uno dei compiti fondamentali dell'Unesco.


L'obiettivo. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ha infatti l'obiettivo di promuovere la collaborazione tra i Paesi del mondo attraverso i canali dell'educazione, della scienza e della cultura. La sua missione iniziò nel 1954 quando l'Egitto decise di costruire la diga di Assuan, che avrebbe inondato la valle del Nilo ed un gran numero di monumenti di quello che era stato, un tempo, Nubia.
L'Organizzazione aveva quindi lanciato una campagna internazionale per salvaguardare questi monumenti, mettendo così il punto di partenza per la Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale (1972), con la conseguente istituzione della Lista del Patrimonio Mondiale.
Chi decide? Sono i Paesi della Convenzione che propongono la candidatura dei nuovi beni per l'iscrizione nella Lista dell'UNESCO, preparando una sorta di "inventario" dei siti che si trovano nel proprio territorio e che intendono iscrivere. Un percorso che dura parecchio poiché, prima di entrare a farne parte, vi è dietro un lungo lavoro di diplomazia. È al Comitato Intergovernativo per il Patrimonio Mondiale che spetta poi la decisione finale sull'iscrizione dei siti nella Lista del Patrimonio.


Il Comitato si riunisce una volta all'anno per esaminare le candidature e si avvale dell'aiuto di tre organi che si occupano dei siti culturali, dei siti ambientali e della conservazione e restauro del patrimonio culturale.
Le condizioni. I beni, aldilà della popolazione e dei territori nei quali sono collocati, devono rispondere ad almeno uno dei dieci criteri previsti nelle Linee Guida Operative. Affinché un bene possa essere considerato di "eccezionale valore universale', deve anche soddisfare le condizioni di integrità e autenticità, e deve essere dotato di un adeguato sistema di tutela e di gestione. L'ultimo aggiornamento del mese di luglio 2021 ha visto l'importante riconoscimento, per l'Italia, degli affreschi trecenteschi di Padova e Montecatini Terme e dei portici di Bologna.
La lista. La Lista del Patrimonio Mondiale è attualmente composta da un totale di 1.153 beni presenti in 167 stati del mondo.
La conseguenza è che tutti i beni iscritti saranno protetti da adeguate norme e misure atte alla conservazione ed alla gestione, così da garantirne la salvaguardia e la sopravvivenza. Non va dimenticato che quando si parla di "bellezza" essa deve essere intesa non solo in senso estetico e artistico, ma anche in senso di valori e di significati che la storia, nel suo continuo evolversi, lascia dietro sé, affidando all'oggi il compito di conservarli nel tempo nella sua massima autenticità.
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L'autrice - Giovanna Benedetta Puggioni, giornalista e storica dell'arte, ha all'attivo pubblicazioni di carattere divulgativo e storico-artistico e ha svolto incarichi di collaborazione per attività inerenti il patrimonio artistico e culturale della città di Cagliari.