Come molti altri sport, il ping-pong nacque come passatempo dell'alta società. Fu probabilmente giocato per la prima volta in Inghilterra alla fine dell'800. Discende dal gioco del tennis e divenne popolare a cavallo del secolo col nome di tennis da tavolo. Nel 1900 fu registrato con il nome di ping-pong dalla ditta J. Jacques & Son e divenne di gran moda.
In evoluzione. A fine '800 arrivò in Usa, più tardi in Europa centrale e da lì in Giappone, Cina e Corea. Fu nel 1926 che nacque la prima federazione internazionale di tennis tavolo, l'International Table Tennis Federation (Ittf).
Proprio l'Ittf ha introdotto importanti cambiamenti nel regolamento di questo sport dopo i Giochi Olimpici di Sydney del 2000, per aumentare la spettacolarità degli incontri. È stato modificato il sistema di punteggio, introducendo set al meglio degli 11 punti (in caso di parità sul 10-10 si prosegue fino a che un giocatore ha 2 punti di vantaggio) quando in precedenza erano al meglio dei 21.
All'infinito. Le partite si giocano al meglio dei 5 set (cioè si aggiudica l'incontro chi per primo vince 3 set su 5) ma in qualche caso anche al meglio dei 7 o più. Inoltre, l'ordine del servizio (la battuta) viene alternato ogni 2 punti e non più ogni 5 come in precedenza. È stato poi disposto l'utilizzo di palline di 40 mm di diametro (3 più di prima), più grandi e più facili da colpire, allo scopo di prolungare gli scambi. Un'ulteriore significativa novità è l'introduzione del time out (la possibilità di richiedere una sospensione temporanea del gioco): ogni atleta (o ogni coppia, nel doppio) ne ha a disposizione uno per ogni partita.