La gerarchia nobiliare è sorta in epoca feudale ed era originariamente legata a precise funzioni politico-giuridiche: rappresentava infatti il modo più efficace per il sovrano di controllare le diverse forze che esercitavano un qualche potere sul territorio.
I titoli nobiliari sono stati tramandati per diritto ereditario fino ai giorni nostri, ma con l’avvento della repubblica hanno perso ogni riconoscimento giuridico e ogni potere politico, restando puri e semplici titoli onorifici.
L’imperatore o il re erano a capo della gerarchia e facevano discendere il loro potere direttamente da Dio. Sotto di loro c’era il duca, quindi il marchese, il conte e il barone, con poteri via via più ristretti nel governare i territori loro assegnati.
In fondo alla scala gerarchica era il nobil signore: titolo onorifico conferito a chi aveva ricoperto cariche pubbliche di prestigio e apparteneva quindi al nobilato della città.