Il deserto di Atacama, in Cile, è il luogo più secco del mondo: ultimamente però, a causa dei cambiamenti climatici, le piogge e i venti forti si sono fatti più frequenti, e hanno danneggiato esseri viventi e non solo. Nel deserto di Atacama sono seppellite infatti le famose mummie Chinchorro, che da 7.000 anni riposano in pace sottoterra e che ora sono disturbate da questi inusuali eventi atmosferici: «Ogni volta che una mummia emerge, la segnaliamo con una bandierina e la riseppelliamo», spiega al Guardian l'archeologa Jannina Campos.
I Chinchorro, un popolo di cacciatori e pescatori vissuto 7.000 anni fa in Cile, furono i primi a mummificare i propri defunti, avvolgendoli in pelli di leoni marini, argilla e lana di alpaca prima di seppellirli nell'arido deserto di Atacama, dove avrebbero dovuto riposare per l'eternità.
Avvelenati. Insediatisi nella valle del fiume Camarones, in un'area verdeggiante nonostante la vicinanza con il deserto, i Chinchorro vennero ingannati dalle acque cristalline e apparentemente pure del fiume: nel Camarones erano presenti infatti 1.000 microgrammi di arsenico per litro d'acqua - una quantità cento volte superiore a quella considerata sicura per l'uomo. Bevendola, i Chinchorro si avvelenarono inconsapevolmente: tra le mummie sono stati ritrovati anche neonati, che nascevano morti o morivano poco dopo il parto.
Umidità e denaro. Il riposo plurimillenario dei Chinchorro è ora minacciato dal clima: alcune mummie conservate nel vicino museo della zona stanno ammuffendo, altre vengono mangiate dagli insetti, altre ancora si stano riducendo in polvere. «La diversità dei materiali che le compongono rende difficile trovare le condizioni ambientali ideali per conservarle», spiega Bernardo Arriaza, esperto dei Chinchorro.
Nel 2022 inizieranno i lavori per un nuovo museo climatizzato che ospiterà le mummie Chinchorro: costerà più di 17 milioni di euro e si estenderà per quasi 5.000 metri quadrati.
Ma il clima non è la sola causa del deterioramento di questo incredibile patrimonio storico e culturale: le mummie Chinchorro sono a rischio anche a causa del disinteresse delle autorità, e dei mancati investimenti necessari a una conservazione adeguata. «Siamo gli unici a occuparci dell'area», afferma Jorge Ardiles, uno dei residenti della zona: «le autorità non se ne interessano.»
Da luglio 2021 le mummie Chinchorro sono finalmente diventate patrimonio UNESCO, e si spera che questo riconoscimento possa contribuire ad aumentare l'interesse per la loro conservazione. «Se non faremo nulla per proteggerle, svaniranno a causa dei cambiamenti climatici», avverte il sindaco locale Cristian Zavala.