Non è la prima volta che tecniche moderne aiutano a risolvere cold case antichi: era già successo per un uomo vissuto 33.000 anni fa e morto di morte violenta, ed è accaduto di nuovo ora, con uno scheletro risalente all'VIII secolo d.C. ritrovato anni fa nella regione della Ningsia, in Cina. Secondo le dichiarazioni dei ricercatori, anche in questo caso si trattò di omicidio: lo confermano i graffi sul volto, un braccio fratturato nel probabile tentativo di proteggersi e il fatto che il suo corpo venne gettato vicino a una tomba per sbarazzarsene. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Archaeological and Anthropological Sciences.
Il mistero ha inizio nel 2002, quando viene scoperta un'antica tomba risalente a 2.000 anni fa, durante la dinastia Han (206 a.C.- 220 d.C). Solo diversi anni dopo, in un largo cunicolo che conduce alla tomba, gli archeologi ritrovano lo scheletro di un uomo: chi era? Aveva dei legami con i defunti sepolti nella tomba?
Morte violenta. Il cunicolo era stato scavato da alcuni tombaroli, e per questo gli studiosi credono inizialmente che il cadavere appartenga a qualcuno che aveva cercato di depredare la tomba. Ma nel 2019 lo scheletro viene analizzato più a fondo, e ciò che si scopre è sorprendente: diversi tagli sul volto e sul corpo indicano che l'uomo venne colpito da una spada, e un braccio fratturato suggerisce un tentativo di difendersi dai suoi assalitori. «Fu vittima di omicidio», afferma Qian Wang, coordinatore dello studio, «ma chi fosse quest'uomo e da chi venne assalito non lo sapremo mai.»
Una foglia nella foresta. Grazie al metodo del carbonio-14 è stato possibile collocare la morte dello sconosciuto attorno al 700 d.C., diversi secoli dopo quella dei tre occupanti della tomba – un uomo, una donna e un bambino – vicino alla quale è stato ritrovato. I ricercatori, ritenendo improbabile che dei tombaroli tentassero di depredare una tomba così antica e ormai sicuramente priva di tesori, sostengono che il cunicolo fosse dunque già stato scavato da secoli, e che il cadavere dell'uomo sia stato intenzionalmente nascosto al suo interno: «fu come nascondere una foglia in una foresta», commenta Wang.