I vichinghi non furono i primi abitanti delle Isole Faroe: è quanto afferma uno studio pubblicato su Communications Earth & Environment, che sostiene che 350 anni prima dell'occupazione vichinga questo remoto arcipelago dell'Oceano Atlantico settentrionale, situato tra Islanda e Scozia, fosse già abitato. I ricercatori hanno ritrovato nei sedimenti di un lago dei frammenti di DNA di pecore addomesticate databili attorno al 500 d.C., ben prima dei primi segnali dell'occupazione vichinga (850 d.C. circa).
Un annoso dubbio. Non è la prima volta che si ipotizza un insediamento umano precedente a quello vichingo: già in epoca medievale alcuni testi suggerivano che monaci irlandesi avessero raggiunto le isole attorno al VI secolo d.C., ma non vi era alcuna prova a riguardo. Le prime evidenze arrivarono con uno studio del 2013, che documentava il ritrovamento di torba bruciata contenente chicchi d'orzo sotto il pavimento di una casa vichinga: i ricercatori datarono i cereali a circa 300-500 anni prima dell'arrivo dei guerrieri norreni e per molti esperti questa è la prima testimonianza di un insediamento pre-vichingo.
Carote di fango. La nuova scoperta è avvenuta quasi per caso, mentre i ricercatori erano impegnati a indagare sul clima dell'epoca: navigando sul lago vicino al villaggio di Eiði, hanno prelevato delle "carote" di fango dal fondale, affondando speciali tubi fino a quasi tre metri di profondità. Così facendo, hanno potuto raccogliere dei resti contenenti circa 10.000 anni di storia climatica, ma non solo: a partire da circa 51 cm di profondità, gli studiosi hanno rilevato dei frammenti di DNA di pecore, oltre a due lipidi prodotti dai sistemi digestivi degli animali (in gergo biomarcatori fecali).
Grazie anche a uno strato di cenere che testimoniava un'eruzione vulcanica avvenuta nell'877 ben nota dai ricercatori, è stato possibile datare con relativa precisione la comparsa di questi animali da allevamento, che sarebbero arrivati sull'arcipelago tra il 370 e il 512 d.C.
Chi furono i primi? È difficile affermare con certezza chi allevasse queste pecore. Alcuni esperti ipotizzano che si trattasse di celti principalmente per due motivi: il primo è che negli attuali abitanti delle isole Faroe il patrimonio genetico trasmesso da parte materna è di chiara origine celtica, il secondo motivo è che il nome di molti luoghi dell'arcipelago deriva da parole celtiche.