Nel XVI secolo il nome "ugonotti" (dal tedesco "Eidgenossen", confederati) indicava i protestanti francesi, soprattutto quelli calvinisti. Guidati dall'ammiraglio Gaspard de Coligny, costituivano un forte partito politico che rivendicava la libertà di religione e il rispetto di altri diritti civili.
Intransigenti. Così però si contrapponevano ai cattolici intransigenti, guidati dalla famiglia Guisa, che vedevano nelle richieste degli ugonotti una minaccia per la Chiesa e per l'assolutismo regio. Nel 1562 Francesco Guisa ordinò un massacro di ugonotti a Wassy. Dopo otto anni di guerra civile fu firmata una pace che assegnava agli ugonotti quattro città dove potevano praticare liberamente la loro fede.
Durò solo due anni. Infatti, nella notte del 23 agosto 1572, per ordine di Enrico Guisa e di Caterina de' Medici, regina di Francia, i cattolici massacrarono senza distinzione di età e di sesso migliaia di protestanti a Parigi e in tutta la Francia (strage di S. Bartolomeo). Tra i primi a cadere, l'ammiraglio de Coligny.