Le vichinghe si vestivano in modo molto sexy. Può sembrare strano che le compagne dei guerrieri che prima dell'anno Mille si resero protagonisti di tante scorrerie per mare fossero seducenti e curate nell'abbigliamento, eppure Annika Larsson (Università di Uppsala, Svezia) ha dimostrato che lo stereotipo di rudezza davvero non si adattava alle donne del nord. Lo dimostrano, per esempio, i resti di un abito femminile in seta blu rinvenuto in una tomba nella regione russa di Pskov. È analizzando reperti di questo tipo che Larsson ad affermare che la moda di quell'epoca fosse tutt'altro che "castigata". L'abito femminile tipico era infatti un unico grande tessuto che, avvolto attorno al corpo, lasciava un'ampia scollatura evidenziata da una coppia di spille o di ganci decorati e collocati all'altezza dei seni, che ne accentuavano la prosperosità. Al di là della semplice curiosità, lo studio dei tessili rivela indizi utili a ricostruire l'economia e l'evoluzione delle società. «Se molti rituali antichi possono sopravvivere ai cambiamenti sociali», spiega Larsson, «quando le vie di commercio cambiano si ha sempre un immediato impatto sulla moda.» [AP - Foto: una vichinga... moderna, in costume da vichinga, però.]