La lingua parlata da Gesù 2.000 anni fa alimenta da sempre un dibattito tra gli ebrei e i palestinesi. Come raccontano i Vangeli, Gesù nacque a Betlemme, nella provincia romana della Giudea (oggi in Cisgiordania) e visse a Nazaret, in Galilea (oggi in Israele). E in queste zone al tempo si parlava l'aramaico, una lingua di ceppo semitico (come l'ebraico) al tempo molto diffusa in tutta la Palestina, ma che oggi è ancora usato soltanto in alcuni villaggi della Siria. «Gesù parlava aramaico dalla nascita – ha spiegato alla Reuters Ghil'ad Zuckermann, un professore di linguistica – ma certamente conosceva anche l'ebraico perché era la lingua in vigore per i testi religiosi».


IN PALESTINA SI PARLAVANO 4 LINGUE:
Il latino: era la lingua ufficiale, ma la usavano in pochi, quasi esclusivamente i romani e qualche persona colta. Difficile che un falegname come Gesù la parlasse.
Il greco: era abbastanza diffuso nelle città, dove la cultura ellenica aveva preso piede. Si calcola che lo parlassero dall'otto al quindici per cento degli abitanti di Gerusalemme. Non sarebbe sorprendente che Gesù se ne sia servito qualche volta, perché molti contadini e artigiani di Galilea conoscevano questa lingua per i loro commerci.
Alcuni avanzano l'ipotesi che con Pilato abbia parlato proprio in greco.
L'ebraico: era la lingua religiosa, parlata nelle sinagoghe, dove si leggevano i testi sacri scritti in questa lingua, e dai farisei che erano gli ebrei più osservanti. I Vangeli raccontano della predicazione di Gesù nelle sinagoghe e alle sue conversazioni con i farisei sui testi della Scrittura. Gesù dunque conosceva e parlava l'ebraico.
L'aramaico: era la lingua del popolo, usata quotidianamente. Gesù la parlava sicuramente nella sua vita privata e nella predicazione (nei Vangeli, in alcuni brani, viene esattamente riferita la parola aramaica: Talità cum! - Ragazza, ti dico: àlzati! (Mc 5,41), corbàn - sacrificio dedicato a Dio (Mc, 7,11), Effathà - apriti! 35 E (Mc, 7,34), gē-hinnom - valle dell'Hinnom (Mc, 9,43), abbà - papà (mc 14,35), Eloi, Eloi, lema sabactani? - Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mc 15,34).