In mancanza di riferimenti più precisi, supponiamo che il lettore si riferisca alla leggenda secondo la quale Talete di Mileto, filosofo e astronomo greco del 6° secolo avanti Cristo, sarebbe una volta caduto in un pozzo. Passeggiava per la campagna osservando le stelle e, avendo lo sguardo rivolto al cielo, non si accorse di dove stava camminando, così finì nel pozzo. La sua serva, che era presente alla scena, lo prese in giro dicendogli che si preoccupava tanto di conoscere le cose lontane, ma finiva per non vedere quelle che aveva tra i piedi. La storiella viene riportata da Platone nella sua opera Teeteto per spiegare la condizione dei filosofi, i quali si dedicherebbero a studi complessi e astratti ma ignorerebbero in questo modo gli aspetti più pratici della vita, e proprio per questo motivo vengono poi derisi dalle persone semplici.