Charles Dickens, considerato uno dei maggiori autori inglesi del suo secolo, nacque a Landport il 7 febbraio 1812, secondo di 8 figli. E la sua non fu una vita facile. Ne parliamo nel podcast "La Voce di Focus Storia" in occasione del 150º anniversario della sua morte, avvenuta il 9 giugno 1870: lo facciamo con Laura Bartoli, traduttrice e collezionista di Charles Dickens. Ma cominciamo dall'inizio.
La famiglia. Il padre di Dickens, John, era contabile all'ufficio paghe della Marina britannica. Nel 1824 venne arrestato per debiti e la famiglia si installò con lui in carcere, a Londra, come consentito dalle leggi dell'epoca. Il piccolo Charles fu l'unico dei figli costretto a interrompere gli studi per lavorare nella ditta di un cugino, una squallida fabbrica di lucido da scarpe. L'esperienza lo umiliò e il trauma s'aggravò quando, anche dopo l'uscita paterna dal carcere e la chiusura del contenzioso con i creditori, sua madre Elizabeth insistette perché lui continuasse a mantenere la famiglia lavorando. Intorno a questa ferita adolescenziale ruoteranno sia la sua opera, sia le sue scelte sentimentali.
Dickens è stato un grande interprete del romanzo sociale di intento umanitario, ha denunciato le condizioni di vita disumane in fabbrica, in miniera e negli slums (i quartieri poveri), lo sfruttamento del lavoro infantile e femminile, le storture e le ipocrisie delle istituzioni borghesi. Eppure, come ha scritto il suo primo biografo John Forster, tutta la sua carriera poetica "fu un tentativo di accettare queste sue prime emozioni e privazioni".
Dopo essersi impratichito come scrivano e stenografo parlamentare, raggiunse il successo a 24 anni con la raccolta di bozzetti umoristici Sketches by Boz. Da lì pubblicò una serie di opere straordinarie: Il circolo Pickwick, Le avventure di Oliver Twist, David Copperfield, Casa Desolata, Tempi difficili e molti altri.
Trascurato, ma... Fu comunque snobbato dall'aristocrazia letteraria londinese e socialmente isolato, ma Dickens compensò queste frustrazioni con la popolarità presso il grande pubblico. La coltivava con teatrali letture pubbliche delle sue opere; in più collaborava a quotidiani e riviste. Uno dei suoi romanzi brevi più famosi, il Canto di Natale, fu pubblicato nel 1843 quando era già al culmine del successo.
Il 9 giugno 1865 Dickens fu coinvolto in un terribile incidente ferroviario che lo segnò per sempre: il treno su cui viaggiava cadde da un ponte e l'unica carrozza di prima classe che non precipitò fu proprio la sua.
Ascoltate il podcast di Focus Storia per saperne di più.
A cura di Francesco De Leo.
Montaggio di Silvio Farina.
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