È sopravvissuta a oltre 2 mila anni di incuria e intemperie per crollare miseramente sotto le ruspe di una compagnia costruttrice: una piramide Maya eretta in Belize 2300 anni fa, è stata abbattuta per sbaglio da un'impresa locale impegnata nei lavori di ristrutturazione di alcune strade.
L'edificio, che fungeva da luogo di culto per il complesso archeologico di Noh Mul ("collina grande" per i Maya) è stato abbattuto dagli operai che cercavano nuova ghiaia per riempire il selciato. Solo il nucleo centrale della piramide è rimasto in piedi, come testimoniano queste foto scattate da un reporter del posto.
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Gli archeologi sono stati avvertiti dell'enorme danno solo la settimana scorsa. E a quanto pare non è il primo episodio di questo tipo nel paese, ricco di patrimoni storici di inestimabile valore che finiscono sacrificati alla costruzione di arterie del traffico. «È incredibile che qualcuno abbia avuto il fegato di distruggere questo edificio» ha detto intervistato da una TV locale John Morris, studioso del Belizean Institute of Archaeology, «era impossibile non notare che queste sono vestigia Maya».
La piramide sorgeva su un terreno privato, ma tutte le strutture di valore storico-archeologico rientrano automaticamente sotto la legislazione per i beni culturali del governo Belize. Le accuse che saranno rivolte agli autori dello sfregio si prospettano di stampo criminale.
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