Quest'anno l'Asteroid Day, che si celebra il 30 giugno, cade pochi giorni dopo la pubblicazione su Science Advances di un interessante studio sul tema, che rivede la datazione dello schianto di un asteroide lungo quanto la Torre Eiffel: i resti del catastrofico evento avvenuto 65 milioni di anni fa sono ancora oggi visibili in Ucraina, dove a circa 200 chilometri a sudest di Kiev si trova il villaggio di Bukvarka. Qui l'impatto di quell'asteroide ha lasciato una depressione larga 24 km (contro i 300 km di Chicxulub), chiamata cratere Bovtyš: quello che però si credeva fosse stato un evento contemporaneo all'impatto di Chicxculub, (forse) responsabile della fine dei dinosauri, secondo nuovi calcoli sarebbe invece avvenuto ben 650.000 anni dopo.
Maggiore precisione. Studi precedenti avevano datato l'impatto dell'asteroide con poca precisione, collocandolo all'interno di un intervallo di tempo di oltre un milione di anni: il nuovo studio, tramite la datazione argon-argon (misurando, cioè, l'accumulo degli isotopi di argon nei sedimenti del cratere), è riuscito a datare l'evento con più precisione, escludendo l'ipotesi che l'asteroide abbia contribuito all'estinzione dei dinosauri. «Se c'è una rapina in banca e io arrivo tre ore dopo, nessuno può accusarmi di essere il colpevole», spiega allo Smithsonian Magazine Annemarie Pickersgill, capo dello studio, sottolineando come l'impatto di Bovtyš sia di molto successivo all'estinzione dei dinosauri.
Una serie di sfortunati eventi. L'impatto sarebbe dunque avvenuto proprio alla fine del periodo di intensa attività vulcanica dei Trappi del Deccan (nell'attuale India), una delle più estese zone vulcaniche del Pianeta: a quell'epoca, mentre la Terra si stava riprendendo dall'impatto dell'asteroide dei dinosauri, ebbe inizio un nuovo evento ipertermale, un periodo di riscaldamento globale estremo durante il quale le temperature degli oceani aumentarono di oltre 2 °C.
Secondo lo studio condotto da Pickersgill, l'impatto Bovtyš sarebbe un possibile responsabile dell'evento, ma altri studiosi ritengono che si sia trattato di un impatto troppo piccolo per avere provocato conseguenze così importanti. «Si tratta solo di una coincidenza temporale, non credo ci sia alcuna relazione tra i due eventi», sostiene Sonia Tikoo, geofisica dell'Università di Stanford - che non ha partecipato allo studio. Per contro, c'è invece chi sostiene che l'asteroide potrebbe proprio aver fatto la differenza, colpendo un Pianeta già fragile e scatenando una serie di eventi catastrofici.