Storia

Antico Egitto: svelato il mistero del cimitero delle mani mozzate

La collezione di mani destre tagliate 3.500 anni fa e ritrovate nel 2011 nell'antica città egizia di Avaris ha finalmente una spiegazione plausibile: erano trofei di guerra prelevati per contare i nemici uccisi.

Svelato il mistero del "cimitero delle mani" scoperto nel 2011 da un gruppo di archeologi, guidati dall'austriaco Manfred Bietak, impegnati negli scavi di un sito dell'antica Avaris (l'attuale Tell el-Daba, a Est del Delta del Nilo). All'epoca furono rinvenuti 12 scheletri di arti smembrati, in cattivo stato di conservazione, a causa dell'umidità del terreno. Le mani mozzate si trovavano in tre fosse scavate nella presunta sala del trono e all'esterno del palazzo dove regnava, 3.600 anni fa, il re hyksos Khayan.

Chi erano gli Hyksos? Nel "Secondo periodo Intermedio" (tra il 1797 e il 1543 a.C.) l''Egitto era stato stravolto dall'invasione degli Hyksos (il cui nome significa "capi dei Paesi stranieri"): una tribù semitica proveniente da Canaan (corrispondente più o meno all'odierna Palestina), che riuscì a imporsi sul Paese, partendo dal Basso Egitto, sfaldandone lo Stato centralizzato, in maniera pacifica. Tuttavia gli Hyksos, vantavano un potente esercito, anche grazie all'uso del rivoluzionario carro da guerra trainato da cavalli, fino ad allora sconosciuto in Egitto.

Mani mozzate - Hyksos
Una delle mani destre ritrovate in Egitto: secondo l'analisi osteologica risale a 3.600 anni fa. © Julia Gresky

La conta dei morti. Un recente studio pubblicato dall'archeologa Julia Gresky su Nature ha dimostrato che le mani, sepolte insieme a numerose dita, nell'antica capitale hyskos Avaris, durante la XV dinastia egizia, appartenevano a guerrieri uccisi in battaglia: un antico rituale che prevedeva che ogni arto venisse ricompensato dal sovrano con dell'oro.

L'ipotesi più plausibile è che gli arti venissero amputati per tenere il conto dei nemici uccisi. L'esame osteologico (la scienza che si occupa di studiare le ossa) ha rivelato che gli arti erano scheletri della mano destra appartenuti a 11 giovani uomini e forse una donna. Una volta rimosse le parti attaccate dell'avambraccio, le mani venivano depositate nelle fosse con le dita ben aperte, solitamente sul lato rivolto verso il palmo.

Macabri trofei di guerra. Ma per quale motivo gli arti venivano amputati? Privare il nemico della mano destra era un'antica pratica dal forte valore simbolico tramandata già negli antichi testi e nelle iscrizioni tombali del Nuovo Regno (1550-1069 a.C): significava togliere per sempre all'avversario la sua forza. Il ritrovamento degli arti amputati, però, è la prima prova fisica di questo rituale introdotto nell'antico Egitto dagli Hyksos.

28 maggio 2023 Paola Panigas
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