Circa 5.000 anni fa l'Europa era teatro di conflitti bellici di ampia portata. Una recente ricerca ha rivoluzionato la nostra comprensione di quel periodo, rivelando che dove oggi è la Spagna, cinque millenni fa, vari gruppi umani erano coinvolti in guerre prolungate su larga scala, anticipando quanto precedentemente ipotizzato.
Guerra lunga e feroce. Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, si basa sull'analisi di oltre 300 insiemi di resti scheletrici. Questi reperti indicano che decine di individui potrebbero essere stati vittime di una lunga e feroce guerra, contraddicendo la concezione precedente di brevi incursioni durante il tardo Neolitico.
Una guerra durata mesi o forse anni
Il gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford ha esaminato 338 individui provenienti da una sepoltura di massa nel nord della Spagna risalente a 5.000 anni fa.
Ferite anche mortali. Circa un quarto di loro presentava lesioni ossee, di cui 107 alla testa, alcune delle quali molto gravi se non mortali. La maggior parte delle ferite è attribuita a traumi da oggetti contundenti come asce, mazze di legno e pietre lanciate da fionde.
Secondo la ricerca, il tasso relativamente elevato di ferite che si sono poi rimarginate suggerisce che il conflitto potrebbe essere durato diversi mesi, forse anni. Il sito ha rivelato anche una serie di reperti come punte di frecce, lame e asce di pietra levigata.
Così sapremo di più sulle guerre, ma anche sulla società delle Neolitico
Teresa Fernandez-Crespo, responsabile della ricerca, afferma: «È probabile che gli individui uccisi e sepolti fossero difensori di un loro insediamento attaccato ripetutamente. Le prove indicano che la difesa ebbe successo o che almeno ci furono membri sufficienti della comunità sopravvissuti per seppellire i morti».
Guerra, ma anche vita. La ricerca non solo sfida le ipotesi precedenti sulle guerre neolitiche ma fornisce anche uno sguardo più approfondito sulla vita di quei gruppi. Popolazioni nella regione della Rioja Alavesa, dove si trova il sito, vivevano in grandi gruppi, basando la loro sussistenza sulla coltivazione di cereali, allevamento di bestiame e attività di caccia e raccolta.
La ricerca dunque non solo getta nuova luce sulle guerre nel Neolitico ma offre anche uno sguardo più dettagliato sulla complessa società di quei tempi, dimostrando la resilienza e la capacità di sostenere conflitti prolungati.