L'aeronautica Militare Italiana quest'anno compie 100 anni. Fu formalmente costituita il 28 marzo del 1923 con un decreto di re Vittorio Emanuele III. Eravamo soltanto vent'anni dopo il primo storico balzo nell'aria dei fratelli Wright con il loro rudimentale biplano, che si pilotava da sdraiati, ma l'Istituzione dell'Aeronautica sanciva l'importanza sempre crescente di quest'arma nell'ambito delle forze armate, dimostrata già nel corso della Prima guerra mondiale. Inoltre, le tecnologie utilizzate in questo campo evolvevano con grande rapidità.
Il nostro Paese si trovò ben preparato: negli anni successivi, i rappresentanti della Regia Aeronautica inanellarono una serie di primati, come per esempio quelli di altitudine di Mario Pezzi, che nel 1938 raggiunse i 17.083 metri di quota a bordo di un biplano a elica Caproni Ca161. Tra gli aerei a pistoni, è un record ancora imbattuto.
Molte cose sono indubbiamente cambiate da quei tempi: l'Aeronautica dal 1946 non è più "Regia" e dalla passione e dal coraggio che animava i primi pionieri siamo passati a caccia militari che sono macchine supersoniche di altissima tecnologia, con un'automazione sempre più sofisticata e interfacce a realtà aumentata che aiutano i piloti nelle loro spericolate manovre.


Da Alberto Angela a Roberto Vittori. Per festeggiare il centenario, l'Aeronautica Militare ha programmato una serie di iniziative, la prima delle quali si è svolta mercoledì 15 febbraio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze.
Un simposio storico tra passato e presente al quale hanno partecipato, tra gli altri, Alberto Angela (nella parte dedicata alle origini del volo), Valerio Cioffi (direttore generale di Leonardo) e Gianmarco Bellini, pilota del caccia con cui, insieme al navigatore Maurizio Cocciolone, fu abbattuto nei cieli del Kuwait nel corso della Prima guerra del Golfo. E ancora, il giornalista scientifico Giovanni Caprara ha raccontato l'incredibile epopea di Luigi Broglio, ingegnere e militare che all'inizio degli anni Sessanta mise in piedi un progetto rivoluzionario per l'epoca, che portò alla realizzazione del primo satellite italiano, il San Marco 1, quando lo spazio era ancora prerogativa di Stati Uniti e Unione Sovietica, e addirittura alla realizzazione di una base di lancio italiana al largo delle coste del Kenya.
Mentre gli astronauti Maurizio Cheli e Roberto Vittori, insieme al presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia, hanno sottolineato come il mondo dell'aviazione sia tempo che si avvicini sempre più a quello dello spazio, pensando ad applicazioni come quelle dei voli suborbitali, che potrebbero rivoluzionare anche l'aviazione civile.
Il villaggio dell'Aeronautica. Gli eventi del centenario, accomunati dal motto "In volo verso il futuro", proseguiranno con "Air Force Experience", il villaggio che sarà realizzato in piazza del Popolo, a Roma, dal 24 al 29 marzo, e che consentirà a tutti di avvicinarsi al mondo dell'aeronautica militare con stand, incontri, percorsi esperienziali, simulatori ed esibizioni musicali e sportive.
Nel giorno esatto del centenario, il 28 marzo, avrà luogo anche una cerimonia sulla terrazza del Pincio e uno spettacolare sorvolo aereo di Roma. Infine, in questo percorso del centenario, non vanno dimenticate l'imminente riapertura del Museo Storico dell'Aeronautica Militare a Vigna di Valle, sulle sponde del lago di Bracciano, e la mostra itinerante che per tutto il 2023 porterà in oltre 20 città d'Italia un percorso iconografico sulla storia, le capacità e le tradizioni della nostra Aeronautica Militare.
Il cielo è di tutti. All'evento dello scorso 15 febbraio a Firenze erano ovviamente presenti tutti vertici dell'Aeronautica, in particolare il Capo di stato maggiore Luca Goretti. Ma anche molti cadetti e perfino i ragazzi e le ragazze della Scuola Militare Aeronautica "Giulio Douhet", che ha sede a Firenze, l'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado che permette agli adolescenti di avvicinarsi a questo mondo, per poi decidere se farne o meno il proprio lavoro da adulti. E attenzione: all'ultimo concorso di ammissione all'Accademia dell'Aeronautica, il numero delle domande da parte delle ragazze ha superato per la prima volta quello dei ragazzi. I nostri cieli in divisa sono destinati a essere sempre più femminili.