I lavori di ampliamento di un supermercato di Parigi hanno riportato alla luce i resti di circa 200 scheletri, che erano stati sepolti in una serie di fosse comuni.
Non è stata una scoperta del tutto inattesa, perché lo store Monoprix, situato nella rinomata Boulevard de Sébastopol, sorge proprio sui resti dell'Ospedale della Trinità, fondato nel 1202 e demolito nel 1817, ma rimane pur sempre una delle più importanti e ancora misteriose scoperte archeologiche dell'ultimo decennio. I corpi riposavano nell'antico cimitero ospedaliero e secondo gli studiosi potrebbero appartenere alle vittime di una delle epidemie che afflissero la capitale francese nei secoli passati.
REsti tra noi. Dato l'interesse storico del sito, gli scavi di ampliamento hanno richiesto fin dal principio il supporto degli archeologi dell'INRAP (Institut National De Recherches Archéologiques Préventives, l'istituto di ricerca archeologico del governo francese). I quali si aspettavano di recuperare qualcosa (o meglio: qualcuno) sotto le fondamenta del supermercato, ma in proporzioni nettamente inferiori.
«Sapevamo della presenza del cimitero ed eravamo pronti a disseppellire qualche resto umano, ma non avremmo mai pensato di trovarne così tanti» ha raccontato al Guardian Solène Bonleu che fa parte del team di archeologi che sta lavorando al disseppelimento.
Si riteneva infatti che la maggior parte delle spoglie fossero state trasferite nelle catacombe della città, un ossario sotterraneo che conserva i resti di circa 6 milioni di persone. «È la prima scoperta di questo tipo a Parigi», ha chiosato la studiosa.
Sepolti con cura. I corpi appartenevano a persone di ogni età, adagiate in modo metodico su due file, per ottimizzare lo spazio. In tutto, nel luogo di sepoltura sono emerse otto fosse: una contenente 150 scheletri, e le altre con un numero di individui che varia da un minimo di 5 a un massimo di 20. Gli archeologi non escludono che allargando le ricerche possano affiorare altri resti.
Epidemia o carestia? Secondo Isabelle Abadie, che guida gli scavi dell'Inrap, la scoperta suggerisce una possibile sequenza di "morti improvvise", sebbene sia difficile, al momento, stabilirne le cause – le prime osservazioni sugli scheletri non hanno evidenziato lesioni significative. Un'ipotesi verosimile porta dritta alle epidemie storiche di Parigi: la peste che ha colpito la popolazione nel XIV, XV e XVI secolo e il devastante contagio dovuto al vaiolo nel XVII secolo. Un'altra teoria punta invece alle carestie che hanno fatto seguito alle esondazioni della Senna, avvenute con una certa regolarità tra un'epidemia e l'altra.
Le analisi. Per validare le congetture, verranno ora condotte delle analisi sul DNA estratto dalle ossa, che dovrebbero fornire informazioni in più sulle origini dei decessi.
Parallelamente, la datazione attraverso il metodo del radiocarbonio (o carbonio-14, una tecnica specifica per i materiali di origine organica), consentirà di stabilire l'epoca delle sepolture. Il ritrovamento potrebbe anche fornire degli spunti per aiutare gli studiosi a fare chiarezza sulle pratiche funerarie negli antichi ospedali francesi.