Era il 1992 quando nell'ex Germania dell'Est fu scoperta una formazione di alberi a forma di svastica, nascosta nel cuore di una foresta della regione di Uckermark. Solo l'arrivo dell'autunno la mostrava in modo plateale.
Il ritrovamento suscitò clamore e spinse le autorità ad avviare una mirata opera di disboscamento, senza che fosse mai possibile chiarire del tutto l'origine della piantagione.
Un oscuro sigillo. Il simbolo nazista fu individuato dall'architetto paesaggista Günter Reschke (per la precisione, da un suo stagista), durante la consultazione di alcune di foto aeree scattate nei pressi della città di Zernikow. Una veduta della zona di Kutzerower Heide rivelava la presenza di una serie di larici disposti in modo ordinato, le cui foglie cambiavano colore durante l'autunno disegnando una svastica gialla in mezzo a un tappeto di pini verdi.
Le analisi successive appurarono che gli alberi erano stati piantati alla fine degli anni '30, raffigurando un sinistro e silenzioso tributo al Terzo Reich per decenni. Nessuno se n'era mai accorto: gli aerei di linea viaggiavano a un'altitudine troppo elevata, mentre i voli privati furono ripristinati nella Germania orientale soltanto dopo la caduta del muro di Berlino.
Dubbi irrisolti. Le inchieste giornalistiche diedero voce a diverse spiegazioni. Un uomo disse di aver piantato i larici da bambino su ordine di un guardiaboschi, mentre altri raccontarono di un segno di fedeltà imposto dopo che un abitante fu sorpreso ad ascoltare la BBC. Secondo un'ulteriore ipotesi si trattava di un omaggio per la costruzione di una strada a Zernikow, ma si parlò anche di un regalo di compleanno indirizzato a Hitler.
Contromisure. Nel 1995 alcuni alberi furono selettivamente abbattuti, ma cinque anni più tardi la foto che vedete in apertura rivelò che l'intervento era stato insufficiente per cancellare la svastica. Fu così attuata una rimozione radicale, che impedisse ai gruppi neonazisti di tramutare la foresta in un luogo di culto.
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