Avete mai avuto dei “deja vu”? Vi è mai sembrato di ricordare esperienze strane e misteriose vissute in una vita precedente? Siete stati vittime di un rapimento da parte degli alieni?
La cosa potrebbe a prima vista far sorridere, in realtà si tratta di un problema serio, più diffuso di quel che sembra. Secondo un recente studio chi ne soffre è più portato degli altri a confondere le fonti delle informazioni che immagazzina nel proprio cervello.
Maarten Peters della Maastricht University (Olanda) ha intervistato i pazienti di un terapista della reincarnazione che, grazie all’ipnosi, aiuta i propri clienti a ricordare esperienze vissute in “vite precedenti”. Peters ha chiesto ai volontari di leggere una lista di nomi sconosciuti. Il giorno dopo alle stesse persone è stata mostrata una lista contenente, oltre a quei nomi, nomi nuovi e nomi di personaggi famosi: i volontari che sostenevano di accusare il ricordo di vite passate hanno fatto maggior confusione rispetto agli altri nell’attribuire i nomi delle celebrità alla lista corretta.
In pratica chi crede di aver vissuto vite precedenti commette un errore di attribuzione nel definire la fonte del ricordo: secondo gli psicologi questo è il primo passo verso la formazione di false memorie.
Jim Tucker, uno psichiatra dell’Università della Virginia (USA), si è spinto oltre, sostenendo che chi segue questo tipo di terapie sulla reincarnazione è più portato a sviluppare problemi psichici. Ma occorrono verifiche più precise.
Nella foto: il fotomontaggio di un ufo. Se ritenete di essere stati rapiti dagli alieni sappiate anche che avete difficoltà a ordinare i ricordi.