Per i giocatori di tennis preparare la valigia per Wimbledon è a suo modo... un'esperienza unica. Già, perché al contrario di quanto accade negli altri tornei, per il prestigioso torneo londinese non ci sono scelte difficili da fare sulll'abbigliamento: niente colori sgargianti o abbinamenti azzardati, l'unico colore consentito è il bianco, anche per i capi intimi!
Sempre più rigoroso! Il dress code di Wimbledon è infatti uno degli elementi che contraddistingue il torneo, forse il più iconico del calendario. E negli ultimi anni, con l'esplosione di colori nell'abbigliamento sportivo, Wimbledon è diventato persino più rigoroso (e invece sai chi ha inventato le palline da tennis moderne?).
Le tenniste sono abituate a vedersi contestare reggiseni o spalline colorate e negli anni scorsi alcuni atleti sono stati rispediti negli spogliatoi per cambiare l'intimo, quando, magari dopo una caduta, risultava visibile sotto i pantaloncini.
Bianco a Wimbledon: una questione di tradizione (e un po' di decoro)
Una delle ragioni per cui Wimbledon insiste sul bianco è la tradizione. Il tennis su erba veniva giocato principalmente in bianco sin dalle origini, a fine '800 (a proposito: sai chi ha inventato la Coppa Davis?). Gli uomini indossavano pantaloni di flanella e le donne calze lunghe sotto le gonne, ma sempre rigorosamente bianchi. O quasi. Spesso la flanella era infatti color crema e alcuni tennisti indossavano maglie a righe in stile rugby.
La pietra dello scandalo. Tuttavia il bianco divenne presto la norma per entrambi i sessi, con poche eccezioni fino al 1962, quando Maria Bueno, l'elegante campionessa brasiliana, osò indossare pantaloni con evidenti tocchi di colore. L'anno successivo Wimbledon emanò una regola formale che imponeva ai giocatori di vestirsi "prevalentemente di bianco" (sai perché si dice "deuce", "ace", "net" e le altre parole del tennis?).
Da "prevalentemente bianco" al bianco... quasi totale!
Con i cambiamenti sociali degli anni '60, i colori nel tennis divennero sempre più comuni e gli US Open li permisero dal 1972. Anche se Wimbledon resistette, la regola del "prevalentemente bianco" lasciava un po' di margine e le donne ne approfittarono, con campionesse come Martina Navratilova e Chris Evert che sfoggiavano abiti con tocchi di colore.
Non per moda. Tuttavia, il regolamento è stato inasprito nel tempo e ora sia l'abbigliamento sia le scarpe devono essere quasi interamente bianchi – anche le varianti panna e avorio sono bandite. A tale proposito in passato i dirigenti dell'All England Lawn Tennis Club, organizzatore del torneo, hanno dichiarato: «Per noi la regola del tutto bianco non è una questione di moda, ma di far risaltare i giocatori e il tennis.
Chiunque entri in un campo di Wimbledon, dal campione in carica alle qualificazioni, lo fa indossando il bianco. Questo è un grande livellamento. Se un giocatore vuole farsi notare, deve farlo attraverso il suo gioco. È una tradizione di cui siamo orgogliosi».
Vestirsi di bianco a Wimbledon: il regolamento in pillole:
Ma vediamo, in estrema sintesi, cosa prescrive il regolamento di Wimbledon sul tema del colore dell'abbigliamento:
- Bianco dominante: L'abbigliamento deve essere quasi interamente bianco, senza panna o avorio.
- Dettagli colorati minimi: È consentito un bordo colorato (max 1 cm) su scollo, polsini e cuciture laterali di pantaloncini/gonne.
- Loghi e fantasie: Vietati loghi grandi e fantasie con colori troppo estesi.
- Bianco anche per gli accessori: Cappellini, fasce, polsini e calze devono essere bianchi, con eventuali bordi colorati (max 1 cm).
- Scarpe quasi total white: Suole e lacci rigorosamente bianchi.
- Intimo a vista: Bianco, con massimo un bordo colorato (max 1 cm).
- Eccezione per le donne: Possono indossare pantaloncini intimi colorati, purché non più lunghi dei pantaloncini o della gonna.
- Supporti ortopedici/medici: Preferibilmente bianchi, ma ammessi colorati se necessari.