La brutta notizia è che anche l'acqua della piscina del nuoto sincronizzato e della pallanuoto del Maria Lenk Aquatic Center di Rio - dove si stanno svolgendo le gare olimpiche - è diventata verde smeraldo, con una tonalità un po' più chiara rispetto a quella della vasca dei tuffi, diventata verde palude il giorno prima.
La buona notizia (si fa per dire) è che i funzionari olimpici hanno individuato la causa: troppe persone hanno utilizzato le due vasche e questo ha provocato uno squilibrio chimico che ha trasformato il colore dell'acqua. Dunque niente alghe, niente contaminazione da manganese o da rame, come ipotizzato mercoledì.
«A metà pomeriggio, c'è stata una diminuzione improvvisa nella alcalinità nella piscina dei tuffi, e questo è il motivo principale del cambiamento di colore» ha spiegato Mario Andrada, un portavoce di Rio 2016.
Siete troppi. Lo squilibrio chimico dell'acqua sarebbe stato causato dall'eccessivo numero di atleti che hanno utilizzato le due vasche tra competizioni, allenamenti e riscaldamento. Andrada ha riconosciuto che i tecnici avrebbero dovuto prestare maggiore attenzione al numero effettivo di persone che sono entrate in vasca ma ha dato anche la colpa alla pioggia che ha esacerbato il problema che - infatti - non si presenta nella vasca olimpionica delle gare di nuoto che è al coperto.
I funzionari olimpici hanno anche confermato che non ci sono rischi per la salute degli atleti e che il colore dell'acqua dovrebbe presto tornare normale.
Dubbi. Tuttavia rimangono almeno tre dubbi relativi alla spiegazione dei funzionari olimpici.
Prima di tutto, con una manutenzione ordinaria il colore dell'acqua della piscina non cambia così repentinamente.
Poi era abbastanza facile prevedere il numero di persone che sarebbero entrate in vasca e non averlo valutato sembra un errore davvero pacchiano.
Infine, con i filtri funzionanti e i prodotti chimici adatti, si riesce a mantenere l'acqua chiara anche nei momenti di maggiore utilizzo.
Come ha riportato il New York Times, la piscina dell'Hard Rock, un albergo-casinò di Las Vegas, ospita in una domenica d'estate 5.000 persone e la sua acqua non è mai diventata verde palude, come successo invece a quelle di Rio 2016.