Forze e resistenza, grazia e femminilità. Cordinazione dei tempi, abilità artistica e padronanza dell'apnea. E, ovviamente, tanta passione. Sono queste le doti più importanti per chi vuole praticare il nuoto sincronizzato.
Focus ha incontrato le atlete della Nazionale, dietro le quinte del ritiro a Roma, prima della partenza per i Campionati Europei di Berlino dal 13 al 24 agosto 2014.
Lo scopo? Lo scatto di copertina di Focus di settembre dedicato, appunto, alla passione. Sentimento che domina non solo nell'amore, ma anche nello sport. E che può portare, secondo la scienza, a risultati insperati.
La passione? È nel bacio (acquatico) tra Linda Cerruti, la “reginetta del sincro” e Tiziano Glauda, il suo fidanzato. Sulla copertina di Focus 263 in edicola dal 13 agosto.
Il nuoto sincronizzato è uno sport molto difficile perché è una disciplina tecnico-combinatoria dove si abbinano ben tre discipline: nuoto, danza e ginnastica artistica. Il risultato? Spettacolari esercizi coreografici in acqua, in sincronia con la musica.
Specialità. Ogni esercizio dura tra i 3 e i 4 minuti e mezzo. Dipende dalla specialità. Il "singolo" dura 3 minuti, il "combinato", che si esegue in 10, è il più lungo. Quanto rimane una "sincronetta" sott'acqua senza respirare? «Di media 20 secondi, non di più. Per i nostri esercizi, noi entriamo e usciamo continuamente dall'acqua», spiega il fiore all'occhiello della nazionale Linda Cerruti, 20 anni, di Savona.
Sincronette. La squadra è formata da 12 atlete (10+2 riserve). Che si esibiscono in 4 specialità: il singolo, il doppio, la squadra (8 atlete) e il combinato (10 atlete). Precisa Patrizia Giallombardo, commissario tecnico della Nazionale. «Il singolo, il doppio e la squadra hanno un “programma tecnico” che prevede esercizi obbligatori più una parte coreografica. Le atlete che partecipano al “singolo” sono legate a esercizi obbligati e a una parte coreografica personale. L'esercizio “combinato”, invece, racchiude tutte le discipline del nuoto sincronizzato: è la più spettacolare».
Fatica. L'allenamento della Nazionale di nuoto sincronizzato è pesante: tutto l'anno, per 8 ore al giorno, per 6 giorni a settimana, quasi sempre in acqua. Non solo. Le atlete frequentano anche corsi di danza classica e di ginnastica artistica. Eseguono esercizi in palestra, pesi compresi, facendo attenzione a non aumentare la massa muscolare. Quest'anno, poi, la novità: i corsi di teatro. Spiega Patrizia Giallombardo, commissario tecnico della Nazionale: «Ci aiuta a trasmettere i gesti con naturalezza, eleganza e femminilità. Dal volto dell'atleta non deve trasparire la fatica, ma un sorriso. Sopratutto nell'esibizione singola, dove l'atleta è sola davanti ai giudici e ha tutti gli occhi puntati su di lei».
apnea. Respirare correttamente per eseguire le acrobazie acquatiche è un'altra sfida.
Per questo, le "sincronette", che indossano un "tappo stringinaso", sono seguite da un insegnante di apnea: imparano a usare il diaframma nel modo corretto per immagazzinare il fiato necessario. Dice Cerruti: «Durante l'esercizio non pensi a respirare ma a quello che devi fare. Capita allora che sei fuori, e ti accorgi che non stai respirando. Più i polmoni si riempiono e più riesci a stare sotto».
Ritmo! Sott'acqua, ci sono altoparlanti subacquei che aiutano le “sincronette” a seguire il ritmo musicale degli esercizi. Spiega Cerruti: «La musica non si sente sempre bene. Così, per andare in sincronia, ci diamo segnali con la voce. Oppure, una di noi dà un pugno a paletta: sott'acqua si sente molte forte».
altezza. Il fisico dell'atleta di nuoto sincronizzato deve essere femminile come chi fa danza classica e artistica: in più, serve l'altezza. Le più forti, cioè le russe, le ucraine e le cinesi sono tutte tra 172 cm e 175 cm, perché con questa altezza riempi di più la vasca. Spiega Giallombardo: «Il fisico è importante perché appaga l'occhio, ma l'atleta deve avere anche la testa: tanta determinazione e umiltà. Il nuoto sincronizzato è un sport particolare, e se non ti concentri ogni giorno per un tot di ore è difficile avere risultati ad alti livelli».
Età giusta. Dai 4 anni in su si può entrare nelle società di nuoto sincronizzato: cominciando presto si può fare un percorso graduale. Le bambine imparano, sotto forma di gioco, a nuotare e a danzare con armonia e eleganza. Dai 10 anni in su le ragazze cominciano a fare i primi Campionati italiani, dove vengono visionate. La prima Nazionale è intorno ai 13/14 anni. L'età media della Nazionale italiana (a parte Linda e poche altre) è tra i 25 e i 27 anni. Hanno uno stipendio e un lavoro garantito perché fanno parte di gruppi militari: la Marina e le Fiamme oro. Inoltre, si possono laureare grazie a un accordo della Federazione Nazionale Nuoto (FIN) e l'Università di Firenze.
Il video del backstage della copertina di Focus