La Rete ancora una volta strumento di protesta. Un retweet dal contenuto osceno ha creato non poco imbarazzo nello staff del Cremlino, soprattutto perché il messaggio incriminato è partito proprio dall’account del presidente russo Dmitry Medvedev.
“Il post incriminato ha immediatamente fatto il giro della rete”
Tutto in rete - La web gaffe è successa lo scorso martedì notte. Il Cremlino corre ai ripari e accusa un membro dello staff del presidente di aver postato il tweet approfittando della normale manutenzione delle password dell’account di Dmitry Medvedev . Il post incriminato è stato immediatamente “catturato” dalla Rete e amplificato dai blogger.
Messaggio denigratorio - Il messaggio sembrava una presa in giro nei confronti del blogger Alexei Navalny, arrestato per aver segnalato brogli durante le ultime elezioni in Russia e aver partecipato alle recenti manifestazioni di protesta. Nel suo blog definiva Russia Unita un “partito di ladri e malfattori”.
Cassa di risonanza - Il tweet originale era stato pubblicato martedì notte da Kostantin Rykov, parlamentare del partito Russia Unita, e tradotto dal russo suonava all’incirca così: «Oggi chi scrive la frase “partito di truffatori o ladri” su un blog è uno stupido caprone». Il messaggio è stato subito ripreso dall’account di Medvedev, che vanta un seguito di 741mila persone. Anche il ministro francese Eric Besson era stato protagonista qualche settimana fa una social gaffe su Twitter, anche se di tutt'altra natura.
Governo e opposizione - Dopo la pronta cancellazione del messaggio, il Cremlino ha precisato i termini della questione, scusandosi e sottolineando che “i colpevoli saranno puniti”. Nonostante le scuse ufficiali, Twitter e gli altri social media continuano a essere utilizzati dall’opposizione russa come cassa di risonanza contro l’arroganza del governo. (sp)
Maurizio Ferrari
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