Sì, ma con alcune eccezioni, come le
maratone sui fiumi del Nord Europa.
Fino al 1960, almeno a livello olimpico,
né l'hockey, né il pattinaggio artistico si
sono svolti al coperto, e per il pattinaggio
di velocità si è addirittura dovuto attendere
il 1988. Il passaggio dagli impianti outdoor
(spesso ricavati su laghi gelati) a quelli indoor è andato di pari passo con l'evoluzione tecnologica,
che ha permesso di costruire stadi coperti in
grado di ospitare anelli ghiacciati di 400 metri.
Ancora oggi però capita di gareggiare all'aperto,
com'è avvenuto ai Mondiali tedeschi del 2011: una
soluzione più economica rispetto a un palazzetto
da 30 milioni di dollari, costo della Adler
Arena per le Olimpiadi russe del 2014.
Ghiaccio
Eventi possibili solo all'aperto rimangono
le maratone: prove di almeno 21 km lungo fiumi
ghiacciati in Nord Europa e Canada. Tra le più celebri vi è la Elfstendtocht, o tour delle undici
città: una gara di oltre 200 km che si svolge con
cadenza irregolare (per motivi di compattezza
del ghiaccio) nella regione olandese della Frisia.
Ti può interessare:
Chi era Frank Zamboni?
La Torcia olimpica nello spazio