Che cosa eccita gli spermatozoi più di ogni altra cosa al mondo? (Non è quello che stai pensando!) Qual è la costruzione più grande sulla Terra? Ecco un suggerimento: è qualcosa che anche tu contribuisci a fare crescere, giorno dopo giorno. Queste sono due delle dieci domande del nostro nuovo test per la serie Quante ne sai? (a questo link li trovi tutti): in questo caso abbiamo preso spunto dal Libro dell'ignoranza, che potevi trovare in edicola con Focus la scorsa estate (e che adesso puoi acquistare qui). Dal libro abbiamo scelto dieci degli argomenti più curiosi e ne abbiamo ricavato il test che hai appena fatto: Dieci domande facili.
E in queste pagine stai per scoprire perché quelle risposte facili facili sono proprio quelle giuste, e anche qualcosa in più, in "stile Focus", come sempre.
UN PAIO DI ANNI Il 10 settembre 1945, a Fruita (Colorado, Usa), venne tagliata la testa a un galletto: pare incredibile, ma l'accetta sfiorò la giugulare e lasciò attaccato al collo un lembo di tronco encefalico sufficiente a fare sopravvivere e addirittura crescere l'animale. In breve, Mike, il pollo senza testa (qui a sinistra in una foto d'epoca), divenne una celebrità e una macchinetta per fare soldi: ospite sulle pagine di Time e di Life e protagonista di spettacoli in giro per gli Stati Uniti. Le sue vie respiratorie dovevano essere costantemente tenute libere con l'aiuto di un contagocce, e con lo stesso strumento bisognava provvedere a nutrire e dissetare la bestia. La carriera di Mike durò giusto un paio di anni: tornato in albergo alla fine di uno spettacolo, il suo "manager" si accorse con orrore di non avere con sé il prezioso contagocce proprio nel momento in cui il pollo cominciava a manifestare difficoltà respiratorie, e Mike morì soffocato.
LA STRAGE DEGLI INNOCENTI Oltre che incredibile, la storia di Mike è del tutto casuale. Vista la capacità di far soldi del galletto senza testa, in molti tentarono di replicare il taglio sul loro pollame, ma fu semplicemente una strage senza sopravvissuti. Altra faccenda sono invece le ricerche e gli esperimenti scientifici su teste mozzate e, addirittura, trapianti di testa tra animali, soprattutto cani e scimmie.
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I RUSSI.
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Vladimir Petrovich Demikhov
Christiaan Barnard
... E GLI AMERICANI
Robert White
LA ZANZARA Si calcola che metà degli esseri umani morti finora, qualcosa come 45 miliardi di persone, sia stata uccisa in conseguenza alla puntura di una zanzara femmina. Le zanzare sono portatrici di un centinaio di malattie potenzialmente mortali, e tra queste la malaria. Il primo a rendersi conto della pericolosità delle zanzare è stato il medico inglese Patrick Manson, che nel 1877 provò che le loro punture erano la causa dell'elefantiasi. Per la malaria, che deve il suo nome alla convinzione che venisse trasmessa dall'aria stagnante delle zone paludose, dovettero passare altri diciassette anni prima che le ricerche di Manson provassero che aveva la stessa causa. Oggi sappiamo che delle 2.500 specie di zanzare note, una quarantina può trasmettere il plasmodio, il parassita che produce la malaria.
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EMERGENZA SANITARIA
I PIÙ ESPOSTI
KILLER SPECIALIZZATO Dopo avere completato, tra il 2002 e il 2008, la mappatura di tre genomi del plasmodio, la ricerca è ora concentrata sulla comprensione delle funzioni dei geni, ma non è facile prevedere quando questo studio porterà a un vaccino. Per adesso ci sono solamente le terapie farmacologiche. E proprio l'uso poco controllato di queste terapie, relativamente economiche, a base di chinolina e di antifolati, ha contribuito alla "selezione naturale" dei plasmodi, che sono ormai resistenti a quasi tutti i farmaci semplici e agli insetticidi utilizzati per disinfestare le zone malariche. Col risultato che in molti Paesi si è costretti a ricorrere a nuove e costose combinazioni di farmaci.
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UNA SPERANZA
perché si è persa una tradizione così semplice ed efficace?
NESSUNA Nessun'opera umana può essere vista dalla Luna a occhio nudo. È una convinzione curiosamente diffusa che la Grande Muraglia Cinese sia l'unico oggetto fatto dall'uomo che si vede dal nostro satellite. Una convinzione che probabilmente nasce dalla confusione tra "luna" e "spazio".
MISURE Lo spazio inizia a circa 100 chilometri dalla superficie terrestre: da quell'altitudine si vedono autostrade e ferrovie, navi in mare e campi coltivati, città... Più in alto, invece, anche solo a poche migliaia di chilometri, non è più possibile distinguere gli artefatti umani: e dalla Luna, lontana 400.000 chilometri, quasi non si vedono neppure i continenti!
CARTOLINE DALLA LUNA L'immagine qui sopra è stata scattata l'11 aprile 2008 dalle apparecchiature ad alta definizione della sonda Kaguya, la missione spaziale giapponese iniziata nel settembre 2007 e terminata nel giugno 2009 con la caduta programmata della sonda stessa sulla superficie lunare. Oltre a una serie di splendidi scatti, nelle pagine del sito della missione (vedi) sono disponibili per il dowload anche due video, di ottima qualità, dell'intero percorso della Terra da un punto all'altro dell'orizzonte lunare, ripresi dall'orbita della sonda, a circa 100 km dalla Luna (perciò da quasi 400.000 km dal nostro pianeta!). Immagini e filmati di questo genere sono rari perché possono essere ripresi solamente da un'orbita adeguata.
IL LAVORO Purtroppo non è una battuta: il lavoro è un killer molto più efficiente dell'alcol, delle droghe e della guerra. Ogni anno muoiono nel mondo 2 milioni di persone a seguito di incidenti e malattie legate al lavoro, mentre sono circa 650.000 quelle uccise nei vari conflitti. In Italia nel 2008 sono stati denunciati 874.940 infortuni e 1.120 decessi (fonti Inail/Anmil). Sul totale degli infortuni, l'83% degli incidenti avviene nell'ambiente di lavoro: fabbrica, cantiere, terreno agricolo eccetera. Il restante 17% riguarda lavori legati all'auto e alla circolazione (autotrasportatori, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale...) o al percorso casa/lavoro. Sul totale dei decessi le percentuali sono differenti, col 55% di morti legate alla circolazione stradale. In più, questi numeri non tengono conto delle cosiddette "vittime a lungo termine", come i lavoratori a rischio cancro di molte produzioni, difficilmente stimabili. Un'immagine drammatica? Certamente sì, e tuttavia va anche detto che rispetto al 2007 sono diminuiti sia gli infortuni (-4%) sia i decessi (-7%), persino in concomitanza con una lieve crescita dell'occupazione (+0,8%).
IN AUTO È PIÙ FACILE In tutto il mondo i lavori più pericolosi sono nei campi dell'agricoltura, delle costruzioni e dell'industria estrattiva, ma tra le cause di morte all'interno di una stessa categoria professionale, gli incidenti d'auto - correlati alla propria attività o al percorso casa/lavoro - occupano sempre una posizione rilevante. Negli Stati Uniti, per esempio, tra gli operai edili e metallurgici i morti sulla strada superano quelli per caduta, e tra le forze dell'ordine è più facile morire per incidente stradale che per omicidio.
LA MISURA DEL RISCHIO Frank Duckworth, matematico e statistico inglese, ha contribuito a creare la scala INES (International Nuclear Event Scale, vedi questa pagina su Focus.it), che ha messo ordine nella varietà di metodi usati fino al 1990 per segnalare e classificare un incidente in una centrale nucleare. Nel 1999 propose una scala di misura per il rischio, la Scala Duckworth, appunto: come la INES e altri strumenti simili - per esempio la scala Richter per i terremoti - assegna un indice da 0 a 8 per indicare il rischio di morte correlato a una serie di eventi o attività. Tra i valori più bassi (non fare nulla o essere colpiti da un asteroide) e quelli più alti (fumare 40 sigarette al giorno o scegliere il suicidio e saltare dalla torre Eiffel) spiccano i valori mediani, "5.5": l'indice di rischio, per un adulto nell'arco della sua vita, di morire per cause legate ai lavori domestici o alla strada.
616 La nuova risposta giusta è 616. Per duemila anni il simbolo dell'Anticristo è stato 666, numero che si trova nell'Apocalisse, l'ultimo libro della Bibbia. Ma è sbagliato. Nel 2005 la traduzione di un papiro rinvenuto a Ossirico (Egitto), datato 1.700 anni fa, ha corretto un errore che risale probabilmente al I-II secolo d.C., quando per qualche motivo una versione della Bibbia che riportava 616 anziché 666 venne ritenuta erronea. Il reperto è considerato la più antica copia arrivata fino a noi del Libro dell'Apocalisse.
ANCHE LA ROULETTE Se il nuovo numero è giusto, non farà piacere a chi ha speso una fortuna per evitare quello vecchio. Gli esempi si sprecano. Nel 2003 l'autostrada statunitense 666 - nota come "l'autostrada della Bestia" - è stata ribattezzata 491, con tutto il lavoro che questo ha comportato sulla segnaletica e sulle mappe. Nel 1999, in Russia, è stato cambiato il numero della linea di autobus 666. E incredibilmente è stata ribattezzata 616... D'altra parte c'è anche chi si è stupito (forse) per una coincidenza e l'ha poi cavalcata: 666 è infatti anche la somma dei numeri sulla roulette, gioco d'azzardo che dal XVIII secolo in poi ha fatto "perdere l'anima" a molti giocatori.
TUTTO RIMANDATO Chi gioca un po' con i numeri sa quanto sia facile ottenerne uno qualunque rimescolando cifre e operazioni. È il caso dei numeri primi, che da quando non iniziano più da 1... (ma sono io che ho studiato male o mi sono perso l'evento - cosmico, sicuramente - che ha tolto all'1 il primato di essere il primo numero primo? Per le tabelle aggiornate fate riferimento ai siti mathematical.com
FRESH KILLS, LA DISCARICA DI NEW YORK Il sito, aperto nel 1948, si estende per 12 chilometri quadrati e in pochi anni ha superato in volume la Grande Muraglia, benché questa sia lunga 6-8.000 chilometri - a seconda dei tratti che vengono considerati parte della fortificazione. Nel periodo di piena attività Fresh Kills era alimentata ogni giorno da 20 chiatte che trasportavano 650 tonnellate di rifiuti ciascuna e il suo punto più alto è arrivato a superare di 25 metri la Statua della Libertà. La discarica è stata chiusa nel marzo del 2001 e riaperta poi per accogliere l'enorme quantità di macerie create dalla distruzione delle Torri Gemelle. Ora è definitivamente chiusa, vincolata da un progetto che prevede per quell'area la creazione di una riserva naturale...
SPAZZATURA Nonostante gli allarmi e le "emergenze" non abbiamo ancora imparato a fare i conti con i nostri rifiuti. In Italia - come in molti altri Paesi del mondo - produciamo ogni anno non meno di 500 kg di rifiuti di vario genere a testa, riutilizziamo pochissimo e ricicliamo poco (vedi anche lo speciale di Focus.it sulla raccolta differenziata). Tutto quello che non riusciamo a recuperare con il riutilizzo o la raccolta differenziata, finisce in discarica. Quando va bene, viste le ultime vicende di cronaca italiana: navi cargo affondate o mandate in Africa con chissà cosa dentro, rifiuti tossici sepolti nelle campagne... E plastica gettata ovunque e che prima o poi finisce in mare. Nel giugno 2009 l'Unep (Nazioni Unite per l'Ambiente) ha presentato il dossier rifiuti marini: una sfida globale (link al documento pdf in inglese, 6,6 MB), che prende in esame 12 macro aree del pianeta, Mediterraneo compreso.
NUOVE TERRE Quasi in ogni mare del mondo i rifiuti mettono a repentaglio la salute dell'uomo e per molti animali sono causa diretta di morte, per ingestione o soffocamento: questa è nella sostanza la conclusione dell'Unep.
Nel Mediterraneo nella "top ten" dei rifiuti ci sono gli avanzi dei fumatori, bottiglie e buste di plastica, lattine di alluminio, bottiglie di vetro, piatti, posate e bicchieri usa e getta, contenitori di cibo, cannucce... Dall'altra parte del pianeta, nell'Oceano Pacifico, le cose non vanno meglio: da qualche anno plastiche varie provenienti da Asia e America, trasportate dalle correnti, si stanno accumulando in un unico luogo e oggi formano una specie di isola galleggiante delle dimensioni del Texas. Secondo Greenpeace lì sono concentrati almeno 6 kg di plastiche per ogni chilo di plancton (link al sito di Greenpeace, pagina in inglese). Non deve stupire se la più grande costruzione sulla Terra è una discarica o se ci daranno presto notizia di un nuovo continente da esplorare e colonizzare, tra le due sponde del Pacifico. Una nuova Atlantide dai rifiuti!
IN FINLANDIA Nel 2000 i ricercatori dell'Università di Helsinki hanno raffreddato un pezzo di rodio (metallo raro che si usa soprattutto nei convertitori catalici delle auto) fino a 1/10 di miliardesimo di grado sopra lo zero assoluto (-273 gradi centigradi). Anche il secondo posto più freddo dell'Universo si trova sulla Terra, al Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove nel 2003 hanno prodotto un gas a mezzo miliardesimo di grado sopra allo zero assoluto. Queste temperature ottenute in laboratorio sono davvero notevoli: nello spazio raramente si scende sotto a -235 °C! L'unica eccezione nota è la nebulosa Boomerang, nella costellazione del Centauro, scoperta da un astronomo australiano nel 1979. Lontana da noi 5.000 anni luce, al centro della nebulosa una stella morente tre volte più pesante del Sole espelle da 1.500 anni gas alla velocità di 500-600.000 km orari. Nel 1995, da una delle stazioni di rilevazioni dell'Eso (European Southern Observatory, in Cile) si riuscì a stabilire che la temperatura dei gas tocca i -272 °C. Guarda sul nostro sito una foto a colori di Boomerang e una fotogallery delle nebulose dalle forme più strane e curiose.
COMPUTER, BOMBE E BOSONI La temperatura più bassa nel Sistema Solare è invece nella media dell'Universo, -235 °C, misurata nel 1989 dalla sonda Voyager II sulla superficie di Tritone, una delle lune di Nettuno. Sulla Terra, se escludiamo i laboratori il record del freddo ce l'ha l'Antartide, con i -89,2 °C registrati nel 1982. La ricerca sulle basse temperature è importante nello studio sui superconduttori, materiali privi di resistività elettrica (in pratica, conduttori perfetti). Tra le applicazioni più fantascientifiche ipotizzate per questa categoria di materiali ci sono computer super veloci (con o senza Windows preinstallato) e la bomba "E" (che sta per "elettromagnetica"), un'arma capace di mettere fuori uso i componenti elettronici del nemico senza uccidere nessuno.
Tra le applicazioni più fantascientifiche realizzate ci sono invece diversi componenti essenziali dell'LHC, l'acceleratore di particelle del Cern che proprio in questi giorni sta riprendendo gli esperimenti.
NELLA STREGONERIA EUROPEA, FIN DAL MEDIOEVO La leggendaria bambola da riempire di spilli deriva non dal voodoo ma da una figura europea usata nella stregoneria, nota già nel Medioevo e citata nel 1603 da re Giacomo I d'Inghilterra nel suo trattato sulla demonologia. L'origine del simulacro va fatta risalire ancora più indietro nel tempo, nell'antica Grecia, dov'era usato a scopi di protezione. Erano i kolossoi: fatti indifferentemente di argilla, cera, cotone, granturco o anche frutta, col tempo diventarono il simbolo della vita stessa del soggetto che rappresentavano davanti agli dei. Da qui alla credenza che qualunque cosa venisse fatta alla bambola sarebbe accaduta anche alla persona il passo è stato breve, come dimostrano alcuni reperti archeologici del II secolo d.C. (vedi foto).
IL VOODOO Le pratiche magiche del voodoo nacquero invece in tempi successivi in Africa e arrivarono nei Caraibi portate dagli schiavi. Nelle Americhe furono i primi coloni e proprietari di schiavi a proiettare le pratiche proibite della magia nera europea sul voodoo, aggiungendovi i sacrifici umani, il cannibalismo e gli zombie. Nonostante il "folklore", alimentato anche dalla cinematografia, sarebbe però sbagliato liquidare il voodoo come "sciocchezza". Nell'ambito di un recente incontro organizzato dall'Unicri (l'Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia) sul tema delle "Vittime della tratta dalla Nigeria" si è discusso anche di voodoo. Ecco come ne parla Michele Scapino, consulente dell'OMS: «Nelle migrazioni da est a ovest e da sud a nord il voodoo ha finito per deteriorarsi e diventare strumento di coercizione della volontà altrui. Un fenomeno ben noto anche nelle culture europee ed etichettato con terminologie quali fattura, iettatura, sortilegio... In tutti questi casi si assiste al plagio della volontà altrui attraverso pseudo-rituali, spesso molto suggestivi e in ogni caso fortemente invasivi (uso di capelli, peli del pube, sangue mestruale eccetera). [...] Nonostante la psicologia e lo studio della suggestione abbiano trasformato il mondo, non lo hanno liberato da queste forme di oppressione che tuttora, nella sola Europa, contano su un fatturato di diversi miliardi di euro: voodoo, fatture e malocchi sono ancora presenti e quanto mai vivi nella modernità. Per debellarli occorre comprenderli, sapendo superare i pregiudizi e l'idea che possano essere banali convincimenti».
PER UN VEZZO DEGLI INGLESI In occasione delle prime tre Olimpiadi moderne la lunghezza della maratona variò da 40 a 42 chilometri, a seconda del luogo che la ospitava.
Nel 1908, quando fu Londra la sede delle Olimpiadi, la linea di partenza fu messa davanti a una finestra del castello di Windsor, dove c'era metà della famiglia reale, e il traguardo proprio di fronte al palco reale al White City Stadium, dove l'altra metà dei reali aspettava l'arrivo. La distanza è esattamente di 42 chilometri e 195 metri e da allora in poi fu presa come lunghezza standard della maratona. La prova celebra la vittoria degli ateniesi sui persiani di Dario I, nel 490 a.C. e, in particolare, ricorda l'impresa di Filippide, il messaggero che dalla piana di Maratona corse fino ad Atene (41,7 chilometri... sulle Google Maps di oggi!) per portare la notizia della vittoria.
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CHE FINE HA FATTO FILIPPIDE?
Plutarco
Erodoto
IL PROFUMO DI MUGHETTO Sappiamo da tempo che i nostri spermatozoi non vagano a caso alla ricerca dell'ovulo da fecondare, ma che cosa li guida a colpo sicuro è stato capito solo di recente, nel 2003, da alcuni ricercatori tedeschi. Dopo avere scoperto una nuova proteina che, negli spermatozoi, agisce come i recettori degli odori nel nostro naso, i ricercatori hanno cominciato a testare l'effetto odorifero di centinaia di composti chimici, molti dei quali di uso comune per riprodurre le essenze floreali nei profumi. E uno di questi, il bourgeonal, la base per creare l'odore di mughetto, ha dato risultati strabilianti: raddoppia la velocità degli spermatozoi - aumentandone lo "scodinzolio" - e orienta decisamente la nuotata in direzione della fonte dell'informazione chimica che corrisponde a quell'odore. Per quanto curiosa, la scoperta è un altro passo in avanti della ricerca a tutto campo per capire e risolvere i problemi di infertilità che mai come oggi pesano sulla popolazione di molti Paesi, Italia compresa.
SARÀ UN PAESE PER VECCHI Da un punto di vista economico e sociale ci sono alcune questioni chiave che possono spiegare la diminuzione del tasso di natalità in Italia: la disoccupazione giovanile, i prezzi delle case e la percezione dell'insufficiente sicurezza sociale.
Questi fattori hanno contribuito a consolidare una nuova tendenza sociale, quella di rinviare il distacco dalla famiglia di origine per iniziarne una propria. E buona parte della ricerca scientifica sulle cause dell'infertilità inizia da qui, ossia dalla presa d'atto che all'origine c'è anche l'avanzamento dell'età in cui la donna decide di avere il primo figlio, oggi attorno ai 32 anni. Età che si scontra con la fisiologia della donna, che ha il massimo picco di fertilità tra i 20 e i 24 anni, un primo declino verso i 30, un secondo dopo i 36 e una decisa caduta superati i 40 (mentre nell'uomo - che condivide alla pari con la donna le probabilità di infertilità - i principali fattori di rischio sono legati a patologie della sfera riproduttiva).
UNA SU TRE! La conseguenza di questi comportamenti è che «in Italia 1 coppia su 5 in età fertile, è infertile e, nel 2015, la prevalenza potrebbe diventare di 1 su 3», ha dichiarato Robert Fisher, membro del Comitato Scientifico di Serono Symposia International Foundation al convegno sul tema dell'infertilità che si è tenuto a Firenze all'inizio di ottobre. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una coppia è definita infertile se dopo 12-18 mesi di rapporti sessuali regolari e non protetti non è riuscita a concepire. Ad alcuni problemi la medicina può oggi rispondere con diverse tecniche, dalla stimolazione ovarica all'inseminazione uterina fino alla fecondazione esterna, oppure con metodi sempre più precisi per selezionare gli spermatozoi "migliori". La ricerca, invece, sperimenta nuove strade, comprese quelle odorifere per dare una sveglia a spermatozoi addormentati e quelle dell'ingegneria genetica con la creazione di spermatozoi "artificiali" a partire dalle cellule staminali.