La notizia è di quelle che ogni giornalista, almeno una volta nella vita, vorrebbe avere tra le mani: la ricetta segreta della Coca Cola, uno dei segreti commerciali meglio custoditi al mondo, dopo 125 anni dalla sua prima formulazione, è stata svelata.
Dietro questo clamoroso annuncio, che nelle ultime ore ha conquistato home page dei principali siti di informazione, non ci sono né spionaggio industriale né tecnologie ultra sofisticate, ma solo una foto in bianco e nero vecchia di 32 anni.
Il sito Thisameriacanlife.org avrebbe infatti scoperto che la formula della famosa bevanda era stata pubblicata, senza che nessuno se ne accorgesse, in una foto apparsa nel 1979 sull’Atlanta Journal Constitution, il quotidiano dell’omonima cittadina americana sede della The Coca Cola Company.
L’immagine (potete vederla qui a fianco) mostra un taccuino su cui, secondo quanto riportato nel sito, un amico di John Pemberton, inventore della bevanda, avrebbe trascritto la ricetta originale. Sarà vero?
La ricetta della Coca Cola in realtà non è del tutto segreta. Basta prendere una qualsiasi lattina e leggere l’etichetta per scoprire che la bevanda più bevuta al mondo è fatta con acqua, zucchero, colorante E150D, acidificante acido fosforico, aroma caffeina, aromi naturali. Ed è proprio dietro a queste due ultime parole "aromi naturali" che si nasconderebbe il segreto della Coca. Cerchiamo di capire cosa sono.
L'ingrediente segreto
Pemberton nei suoi appunti definì il composto di aromi come "7X", un nome suggestivo, che negli anni non ha fatto altro che rendere sempre più fitto il mistero. La quantità di essenze naturali presenti nella bevanda è infatti talmente ridotta che nemmeno le analisi più sofisticate sono riuscite a identificarle con certezza.
Secondo quanto si legge nel taccuino fotografato sul quotidiano di Atlanta, la formula originale della Coca Cola sarebbe questa:
- estratto fluido di coca e noci di cola (4once);
- acido citrico (3 once);
- citrato di caffeina (1 oncia);
- zucchero (30 libbre),
- acqua (due galloni e mezzo, un gallone corrisponde a 4,546 litri);
- succo di lime (un quarto);
- vaniglia (1 oncia);
- caramello (quanto basta);
- aromi, cioè il famoso 7X (2 once e mezza). Secondo il taccuino questa miscela sarebbe composta da alcool (8 once), olio di arancia (20 gocce), olio di limone (30 gocce), olio di noce moscata (10 gocce), coriandolo (5 gocce), olio di arancio amaro (10 gocce), cannella (10 gocce).
L'esperto dice che...
La ricetta è molto simile a quella pubblicata nel 1994 da Mark Pendergrast, uno dei massimi esperti mondiali sulla Coca Cola, nel suo libro Per Dio, la patria e la Coca-Cola: la vera storia (non autorizzata) della bibita più famosa del mondo. Nel suo libro Perdergast afferma di aver recuperato negli archivi della società alcuni brandelli di un taccuino di Permberton, sul quale sarebbe annotata la misteriosa formula.
«Quella pubblicata da Thisamericanlife è certamente una versione della formula» ha dichiarato ai media Pemberton. Sarà….
La Coca Cola dice che...
Noi, per toglierci il dubbio, abbiamo contattato l’Ufficio Relazioni Esterne della filiale italiana di The Coca-Cola Company che alla domanda diretta ci ha risposto inviandoci una nota ufficiale (in inglese) che vi riportiamo:
The ingredients used in our beverages are listed on the product labels and many third parties have tried over time to crack the secret formula of Coca-Cola. Try as they might to crack that formula, there truly is only one "real thing” (Gli ingredienti delle nostre bevande sono elencati sulle etichette e molte terze parti, nel tempo, hanno cercato di scoprire la formula segreta della Coca-Cola. Ma anche se provano e riprovano, quella originale è una sola).
Non è sicuramente una conferma, ma a noi non sembra nemmeno una decisa smentita.
Da notare come negli anni alcuni ingredienti "base" della bevanda siano scomparsi: il fluido di pianta di coca è stato eliminato nel 1900 e l’estratto di noci di cola è stato sostituito con la più economica caffeina purificata.
La Coca Cola venne inventata nel 1886 da John Pemberton, un farmacista di Atlanta, come rimedio per il mal di testa.
Era una variante del "vino di coca", una miscela di vino e foglie di coca molto diffusa in Europa in quel periodo. La medicina veniva venduta a 5 centesimi a dose in una farmacia della città, ma non rese ricco Permberton, che l’anno dopo,sommerso dai debiti, cedette la formula per 550 dollari ad Asa Candler, un brillante imprenditore.
La pubblicità è l'anima... della Coca.
Candler aveva capito il potenziale della bevanda e per diffonderla e sbaragliare la concorrenza fece una delle prime grandi operazioni pubblicitarie in senso moderno.
Nel 1919 l’azienda si quotò in borsa e negli anni venti iniziò la sua diffusione in tutto il mondo: in Italia arrivò nel 1927.
Per Candler la segretezza della formula della Coca Cola fu per tutta la vita una vera ossessione.
Non solo si assicurò che non fosse mai scritta da nessuna parte, ma arrivò a togliere le etichette dai contenitori degli ingredienti in magazzino e a eliminarne i nomi dalle fatture di acquisto registrate dai suoi contabili.
Nel 1977 ritirò la Coca Cola dal mercato indiano poiché una legge obbligava i produttori di bevande a riportare sulla confezione l’elenco completo degli ingredienti.
Da quanto si sa, l’unica copia ufficiale della formula della Coca Cola è conservata nel caveau di una banca di Atlanta ed è conosciuta solo da due dipendenti dell’azienda.