Curiosità

Star Wars e la fisica della spada laser

Volete sapere dove procurarvi la spada laser dei Jedi di Star Wars? Da nessuna parte, in questo Universo: ecco perché.

A oltre 40 anni dall’uscita del primo Star Wars, stiamo per dare una grande delusione a tutti i fan del Lato Chiaro e del Lato Oscuro della Forza: le spade laser, protagoniste dei più spettacolari combattimenti della saga, non sono tecnicamente realizzabili e non lo saranno nemmeno nel prossimo futuro. Lo dice la scienza.


L’idea di un fascio di luce con il quale fare a fette oggetti e nemici è quindi destinata a rimanere una pura fantasia.


La notizia è spiegata con dovizia di particolari in un articolo pubblicato su Physics.org, nel quale vengono evidenziati i limiti pratici alla realizzazione dell’arma Jedi.

Problema 1: creare una lama corta.
Una spada, per essere maneggevole, deve essere relativamente corta, nell'ordine di un metro o poco più. Ma un raggio laser, come ogni raggio di luce, ha una lunghezza infinita, a meno che non si scontri con qualcosa che ne assorba o rifletta l’energia.


Immaginate quindi di combattere con un’arma simile: una minima distrazione basterebbe per auto-decapitarvi, tagliarvi un braccio o distruggere le vostre stesse armate.


Una possibile soluzione sarebbe quella di bloccare il raggio con uno specchio, o di confinarlo in qualche modo: ma questo farebbe perdere alla spada laser la sua poesia, e la renderebbe comunque piuttosto scomoda.

Problema 2: le dimensioni.
La miniaturizzazione dell’elettronica negli ultimi anni ha compiuto passi da gigante e oggi rende possibile la costruzione di proiettori laser piuttosto piccoli.


Ma produrre un raggio ad alta potenza richiederebbe un sistema di raffreddamento decisamente ingombrante e assolutamente non compatibile, nelle dimensioni, con l’impugnatura di una spada.

Problema 3: la potenza.
Un raggio laser così potente da poter essere utilizzato come arma richiede tantissima energia e non può assolutamente essere alimentato da batterie.

La spada dovrebbe quindi essere collegata a una rete elettrica ad alto voltaggio, se non addirittura a un reattore nucleare, anche "micro". Ma sarebbe una configurazione problematica in combattimento ("Scusi, mi fa attaccare la spina?").

Problema 4: tecnica di combattimento.
Sappiamo che un raggio laser può essere deviato... da uno specchio: l’avversario potrebbe quindi limitarsi a ripararsi dietro uno specchio per rifletterlo contro di noi e metterci KO!

E oltretutto due spade laser non potrebbero mai scontrarsi una contro l’altra come due lame d’acciaio: i fasci di luce si attraverserebbero, rendendo il combattimento piuttosto noioso.

Alec Guiness (Obi One Kenobi) e il regista George Lucas discutono una scena di combattimento con la spada laser © Tom Simpson / Flickr

Problema 5: lo spettacolo.

Dimenticatevi il caratteristico “swooshs” della lama laser mulinata nell’aria: il raggio laser non produce alcun rumore.

E non sarebbe assolutamente visibile, se non in ambienti molto fumosi o polverosi.

D’altra parte basterebbe puntarlo direttamente nell’occhio del nemico per accecarlo e metterlo fuori combattimento.


Allora, che cosa possiamo ragionevolmente aspettarci per il futuro? Probabilmente niente, perché se anche la tecnologia dovesse riuscire a risolvere il problema dell’alimentazione e dell’ingombro, rimarrebbe comunque quello della lunghezza.

A meno che gli scienziati, nel giro di 50-100 anni, non riescano a trovare qualcosa di diverso dal laser per costruire una vera spada di luce.

21 dicembre 2017 Rebecca Mantovani
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us