Gli hacker sono ormai un incubo per Sony. Il bottino dell’ultimo attacco hacker è di gran lusso: almeno 50 mila file musicali, tra cui l’intera discografia del compianto re del Pop. E molti inediti.
“Cause this is thriller, thriller nigh…”
Incubo hacker - Sono ormai gli hacker a dettar musica e per Sony è un vero “thriller’”. E non è solo Thriller, il sesto album di Michael Jackson, a essere stato “scaricato” dalle reti "poco protette" del colosso giapponese, ma la sua intera eredità musicale, tra cui brani inediti. Sony, dopo la morte della popstar nel 2010, aveva acquistato l’intera discografia dell’artista dagli eredi per 250 mila dollari e prevedeva di pubblicare ben dieci nuovi album postumi. Finiranno nel vortice del file sharing?
Attacco continuo - E, secondo il Sun, gli hacker si sarebbero portati a casa anche brani di altri artisti rappresentati da Sony come Jimi Hendrix, Paul Simon, Olly Murs, i Foo Fighters e Avril Lavigne. L’attacco è solo l’ultimo episodio di una guerriglia che va avanti da almeno un anno tra il colosso nipponico e i pirati informatici, come ben sanno gli utenti della Playstation Network - oggi Sony Entertainment Network - che si sono trovati nel bel mezzo del fuoco incrociato. Il bottino, all’epoca, ammontava ai dati personali di 77 milioni di videogiocatori, a cui sono seguiti attacchi a Sony Bmg e anche alla divisione Sony Marketing, che gestisce i punti accumulati nello shopping dei prodotti del gruppo in Giappone. Episodi di hacking che sono costati a Sony circa 160 milioni di dollari.
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