Il più famoso (forse) è il pulsante che apre le porte della metro. Serve a poco, anzi a nulla, visto che si aprono automaticamente quando il treno si ferma, eppure esiste. Ma di cose che pensiamo abbiano una certa funzione, e che invece sono inutili o quasi, è pieno il mondo... Si tratta di "oggetti-placebo", la cui presenza ha diverse spiegazioni, come rassicurarci psicologicamente oppure obbedire solo ai comandi di un operatore. Per esempio questi 6.
Il termostato nelle camere d’albergo
Avete mai provato ad alzare (o abbassare) la temperatura dell’impianto di climatizzazione dell'hotel? Quasi sempre, non ha alcun effetto. Non è una semplice impressione. Nella maggior parte dei casi, i termostati degli hotel non funzionano. Alcuni fungono effettivamente da rilevatori di calore e movimento, altri addirittura fanno sì che il sistema di aria condizionata smetta di funzionare quando usciamo dalla stanza o apriamo una finestra. E anche quelli che consentono un certo controllo, hanno sempre, a monte, un intervallo di temperatura dal quale non possono uscire, per evitare di aggravare la bolletta energetica dell’albergo. Che senso ha allora inserirli? Puro marketing: non vederli ci spingerebbe a chiedere continuamente alla reception di intervenire per alzare o abbassare la temperatura.
La barra di avanzamento del download
Con la diffusione della fibra e delle reti ad alta velocità, si vedono meno che in passato. Ma, oggi come ieri, le barre di avanzamento che mostrano la percentuale o il tempo rimanente per completare un trasferimento o download di file sui nostri telefoni, computer e altri dispositivi non funzionano nel modo in cui pensiamo. Una barra arrivata al 50 percento, per dire, non indica che metà del file è stato scaricato o che sia trascorsa metà del tempo necessario. Molte variabili, infatti, entrano in gioco mentre scarichiamo un file: la velocità e l'"affollamento" della Rete, se stiamo scaricando da Internet, ma anche il tipo e la velocità del disco rigido, determinano il tempo necessario affinché il download venga completato. E le barre di avanzamento? Sono state concepite tenendo conto di certi "passaggi" previsti dai programmatori: la percentuale indicata è dunque relativa al numero di "step" raggiunti rispetto al totale e non al tempo necessario per completare l'operazione. Guardando la barra, inganniamo un po' il tempo, e questa forse è la principale funzione...
I fitness tracker
Da qualche anno sembra che non ne possiamo più farne a meno: smartwatch e fitness tracker sono il metro con cui misuriamo parte della nostra vita quotidiana: dal numero dei passi compiuti in una giornata alla frequenza cardiaca, fino alle calorie consumate. Ma sono davvero attendibili? La risposta è... nì: fitness tracker e smartwatch funzionano bene quando si tratta di monitorare la frequenza cardiaca, invece è praticamente impossibile che riescano a misurare le calorie che consumiamo muovendoci.
Uno studio del 2017 condotto da ricercatori della School of Medicine della Stanford University ha infatti rivelato che fitness tracker e smartwatch avevano margini di errore accettabili, inferiori al 5%, durante la misurazione della frequenza cardiaca; mentre peggioravano nel misurare le calorie bruciate durante l'esercizio. In questo caso il margine di errore variava dal 27%, al 93%. Come è possibile? I fitness tracker non possono misurare le calorie perché altezza, peso e altri fattori, come il metabolismo, fanno sì che ogni persona bruci calorie in un modo diverso. Nella maggior parte dei casi questi dispositivi usano dati "medi" e dunque forniscono una stima, senza considerare i dati effettivi di chi li indossa.
Il pulsante di apertura porte della metro
I treni della metropolitana dispongono di pulsanti “apri” che i passeggeri possono premere per aprire le porte del treno. Alcuni (non in Italia) hanno persino un pulsante "chiudi" che presumibilmente consente ai passeggeri di chiudere le porte del treno proprio prima che inizi il viaggio. Pura illusione: la maggior parte dei pulsanti non funzionano. Le porte sono infatti controllate dai macchinisti. In alcune città come Londra, i passeggeri della metro potevano effettivamente azionare le porte fino agli anni '90, fin quando gli addetti al controllo scoprirono che i treni passavano meno tempo nelle stazioni quando era l'autista a controllarne l’apertura e non gli utenti. Ed è anche questione di sicurezza: lasciare il controllo dell’apertura a chi è davanti alle porte potrebbe mettere a rischio gli altri passeggeri nel vagone.
I programmi di pulizia del PC
Vi sarà capitato di imbattervi nella pubblicità di un software di pulizia per pc, che prometteva di pulire il computer e renderlo più veloce di quando lo avevate acquistato. Ebbene anche questa promessa è una chimera: i software “detergenti”, spesso a pagamento, e di terze parti sono spesso truccati per far sembrare che funzionino davvero quando in realtà non lo fanno, esagerando alcuni problemi. Ad esempio, alcuni software furbetti considerano i cookie del browser e i file temporanei come un aggravio sulla velocità del computer, anche se in realtà non è così. E poi esagerano anche i problemi più piccoli e li fanno sembrare più grandi di quanto non siano per mostrare di saper fare il loro lavoro. In realtà la maggior parte dei sistemi operativi recenti ha al suo interno programmini che intervengono in autonomia quando è necessario pulire il computer.
Le bevande per sportivi
Soprattutto d’estate, è boom di spot che consigliano agli atleti di concedersi un drink durante l'esercizio per prevenire la disidratazione e la perdita di elettroliti. Peccato che le bevande sportive siano spesso composte da sola acqua con l'aggiunta di alcuni minerali (in dosi molto basse), come sodio e potassio, e una più decisa quantità di zucchero, coloranti e aromi. Questo fa sì che abbiano un effetto simile... all’acqua fresca, ma indirettamente possono anche sortire un effetto opposto a quello sperato: il sapore invitante e zuccherino potrebbe infatti spingerci a consumarne più di quanto necessitiamo spingendo il nostro corpo all’iperidratazione.
Proprio così: nessun maratoneta è mai morto di disidratazione, ma, dal 2012, ben 16 maratoneti sono morti di iperidratazione e iponatriemia (cioè una concentrazione troppo bassa di sodio nel sangue dovuta alla quantità eccessiva di acqua), come ha spiegato un articolo pubblicato dall’Harvard Medical School. Detto questo, alcune bevande sportive possono aiutare gli atleti di livello agonistico che praticano esercizi ad alta resistenza, che durano più di un'ora. Ma chi pratica sport a livello amatoriale può limitarsi a bere semplicemente acqua.